Baragiano: il sindaco Galizia sul Piano di dimensionamento

“A cosa è servito il lungo percorso di concertazione tra le amministrazioni locali, i dirigenti scolastici e le Amministrazione Provinciali i cui consigli hanno approvato un Piano di Dimensionamento oggetto di stravolgimenti incomprensibili dal lato della funzione ma evidenti sotto l’aspetto degli interessi di bottega ed elettorali”. A sostenerlo è il sindaco di Baragiano, Giuseppe Fernando Galizia.
“Sul piano di dimensionamento scolastico si è combattuta – ha detto Galizia- una battaglia di libertà contro un sopruso. Sono condivisibili le parole del Presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza, il quale a gran voce ha sottolineato che sul Piano di Dimensionamento scolastico si sia segnata una pagina non edificante nel rapporto tra istituzioni che in un momento di crisi, di tagli e di avvio di federalismo fiscale dovrebbero avere il coraggio e la forza di saper dialogare e cooperare, avendo il compito, noi tutti, di governare i processi. Parole che sono sufficienti a definire il fallimento della politica dell’Assessore Mastrosimone in termini appunto di programmazione scolastica non solo nel metodo ma anche nel merito”.
Per Galizia “quello a cui abbiamo assistito in questi giorni, definito benevolmente da alcuni uno gioco di scambio di figurine, ha avuto tutto l’aspetto di un vero e proprio mercato delle vacche, risultato alla fine ingovernabile, equivoco nelle conclusioni e che ha scontentato tutti. I cittadini lucani che hanno seguito il dipanarsi delle vicende relative alle proposte dell’Assessore Regionale, alle audizioni in IV commissione consiliare, al dibattito sull’impianto generale del provvedimento e sugli emendamenti proposti trasversalmente ed a volte in contrasto tra loro nell’ambito dello stesso gruppo politico di appartenenza dai consiglieri, hanno capito una sola cosa: in tema di programmazione, in particolare scolastica, la politica regionale fa acqua da tutte le parti. Se la logica è “chi è più amico di… vince”, allora davvero la Politica con la P maiuscola non esiste più. Forse in questa regione non è mai esistita. Questa è la sconfitta della politica. Anzi, è soprattutto la sconfitta di una classe dirigente lontanissima dalla realtà che chiusa nel palazzo pensa di poter decidere del destino dei cittadini-sudditi a proprio piacimento. Sul piano di dimensionamento scolastico si è combattuta una battaglia di libertà contro un sopruso. Il sopruso della politica del sottobosco che paga i propri debiti con l’esercizio del potere e che protegge l’amico, se non socio in affari, violando le più elementari regole di correttezza amministrativa e di deontologia istituzionale. Ed allora mi chiedo dove sono i difensori della trasparenza, delle mani pulite, della legalità? Sono nascosti in silenzio nei banchi del consiglio regionale o sono dispersi nei meandri dell’esercizio del potere che annebbia le loro coscienze e che fa negare loro persino – ha concluso Galizia- l’evidenza di una mostruosità amministrativa. Agli studenti e alle famiglie di questa regione un solo invito: “resistere, resistere e resistere”. Non potrà continuare sempre così”.

BAS 05

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