Autilio: ora concertazione con Pmi artigianato e commercio

“Il Piano Sud in attesa che da annuncio si trasformi in provvedimento concreto, con un’adeguata dotazione finanziaria, diventa il banco di prova sull’effettività volontà del Governo di affrontare realmente le questioni dello sviluppo del Mezzogiorno”

“Dopo il proficuo confronto di ieri con i sindacati dei lavoratori, sono certo che la Giunta regionale non si sottrarrà al dialogo con le organizzazioni delle piccole imprese, innanzitutto dei settori artigiano e commercio, e di quelle professionali per portare a termine una concertazione che tocchi tutti i soggetti sociali e del mondo produttivo”. E’ quanto sostiene il vice presidente del Consiglio regionale Antonio Autilio (IdV), per il quale “va ripresa ed attuata la proposta emersa solo qualche giorno fa da parte delle associazioni che si richiamano a Rete Impresa (Confesercenti, Confcommercio, Confartigianato, Cna, Casartigiani) di convocare gli ‘stati generali per lo sviluppo’ in modo da monitorare ed approfondire le singole questioni che riguardano questi comparti produttivi che sono l’ossatura dell’imprenditoria lucana”.

“Alcune misure annunciate ieri al Tavolo con i sindacati confederali – aggiunge Autilio – sono senza dubbio positive, come l’operatività del fondo di garanzia per far ottenere alle Pmi lucane scorta finanziaria e liquidità, attraverso una dotazione iniziale di 35 milioni di euro. Sul fronte del credito, come conferma il Rapporto di Confesercenti-Sos Impresa sulla crescente ed allarmante diffusione del fenomeno dell’usura tra i commercianti e gli operatori economici lucani, si gioca una rilevante partita che è di legalità e di possibilità di sviluppo. Per uscire dalla crisi le imprese hanno bisogno di credito, da utilizzare non più solo per affrontare le emergenze, per ricominciare a investire. Ma è anche vero che il cammino verso l'attuazione degli accordi di Basilea 3 lascia temere una nuova e forte restrizione del credito bancario. Per ridurne l'impatto, i Confidi – dice Autilio – possono svolgere un ruolo ancor più determinante nei prossimi anni. Inoltre, pur di fronte a continue difficoltà normative sull’attivazione di un credito d’imposta a livello regionale, come è stato possibile in passato per la Regione Campania, non bisogna demordere su questa strada, in attesa dei nuovi bandi per dare nuove misure alle microimprese sia sul piano dell’innovazione che su quello della competizione, sulla base dell’esperienza positiva già realizzata con il bando Pmi, però limitato all’artigianato, e da estendere al settore commercio”.

Autilio, inoltre, ha sostenuto che “la riunione odierna del Comitato di Sorveglianza Por Basilicata, anche se ha come tema centrale gli interventi attuati nel sessennio 2000 -2006, è un’ulteriore e rilevante occasione per riflettere sulle politiche a favore delle Pmi, in modo da adeguarle, attraverso le azioni già in parte previste con il Por Basilicata 2007-2013 alle nuove esigenze dei nostri artigiani, commercianti, titolari di microimprese. Non cominciamo da zero, in quanto nei primi anni della programmazione comunitaria abbiamo messo in campo alcune misure, attraverso Bandi mirati, per affrontare anche il problema della formazione continua in azienda che è molto sentito dagli imprenditori lucani, per favorire nuova occupazione specializzata ed intellettuale, per la ricerca”.

Secondo il vice presidente del Consiglio regionale, infine “il Piano Sud annunciato dal ministro Fitto, in attesa che da annuncio si trasformi in provvedimento concreto, specie con un’adeguata dotazione finanziaria, diventa il banco di prova sull’effettività volontà del Governo nazionale di affrontare realmente le questioni dello sviluppo del Mezzogiorno, raccogliendo quelle che sono due indicazioni principali ampiamente condivise tra le associazioni imprenditoriali, vale a dire che si destini una fetta significativa di risorse europee al credito, ai Consorzi di garanzia fidi e si aprano i cantieri per le grandi opere pubbliche ed infrastrutturali di cui il Sud ha bisogno”.

 

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