Il direttore del Dipartimento Donna, Maternità ed Infanzia dell’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera, dr. P. Silvio Anastasio con riferimento alla segnalazione dei Cittadini Attivi di Bernalda del caso di una donna che non sarebbe stata ricoverata per il parto, – in una nota diffusa dall'ufficio stampa dell'Asm – precisa che: “Non risponde al vero che la gravida di cui si parla non sia stata ricoverata per sovraffollamento o mancanza di posti letto. Come tutti sanno il travaglio di parto è preceduto da una fase prodromica di contrazioni che può essere lunga anche giorni. Tutta la Letteratura e l’esperienza clinica mondiale concorda nel ritenere inutile e dannoso procedere al ricovero in assenza di un travaglio di parto. In presenza di una prima gravidanza singola, a termine, fisiologica, a membrane integre, priva di fattori clinici di rischio, il ricovero è previsto in presenza di contrazioni regolari, ritmiche con frequenza di 3-5 minuti e di una dilatazione attiva del canale cervicale di almeno 3 cm. A questi criteri, internazionalmente riconosciuti, ci si attiene a Matera e sono stati rispettati nel caso in esame. Tutto quello che il Comitato ritiene essere frutto di “ fortuna “ o “ malasanità sfiorata “ è semplicemente la fisiologia di un evento naturale. E’ pleonastico ricordare che i Medici non hanno capacità divinatorie.”
“La comprensione per la tensione e l’ansia – ha proseguito Anastasio- che sempre accompagnano un evento gioioso e coralmente partecipato come la gravidanza ed il suo atto conclusivo il parto, il più delle volte naturale e fisiologico, non si può spingere sino ad accettare la deformazione dei fatti.
Contrariamente a quanto affermato l’Ospedale di Matera non è l’unico punto nascita della Provincia: è attivo un altro punto nascita a Policoro che, dopo le note vicende, è stato oggetto di interventi da parte dell’ ASM ed ha visto un rafforzamento della presenza medica ed infermieristica. Si è provveduto oltre che alla assunzione di due specialisti anche alla nomina di un Direttore di sperimentata capacità quale il Dott. Tommaso Riccardi. Il Reparto di Ostetricia e Ginecologia non è perennemente sovraffollato come chiunque può verificare attraverso le elaborazioni ufficiali della Direzione Sanitaria che monitorizza le attività di ricovero e cura. D’altra parte la Società Italiana di Ginecologia ed Ostetricia ha da molti anni definito come insicuri e pericolosi per l’utenza, in modo non emendabile, punti nascita con basso numero di parti. Mi si permetta una considerazione finale: la Direzione del Dipartimento Donna, Maternità ed Infanzia ha perfettamente chiare le specifiche difficoltà che vengono alla utenza dalla orografia e dalle comunicazioni regionali ed è pronta a discutere e sollecitare alle istituzioni come alle associazioni ogni iniziativa utile a migliorare il benessere e conservare la serenità dei cittadini. Ciò che turba e non può essere accettato è l’effetto che questo tipo di denuncia ha sulla popolazione: diffusione della disinformazione, sfiducia, sospetto, fuga. Non è di questo che abbiamo bisogno.”
BAS 05