ARPAB,SIGILLITO SU PRESENZA MERCURIO IN POZZI SPIA DI FENICE

“Il testo unico in materia ambientale stabilisce che al verificarsi di un evento che sia potenzialmente in grado di contaminare un sito, il responsabile dell'inquinamento mette in opera entro ventiquattro ore le misure necessarie di prevenzione e ne dia immediata comunicazione al Comune, alla Provincia, alla Regione e al Prefetto. La legge fa ricadere sul solo responsabile dell'inquinamento ( in questo caso Fenice) l'obbligo della tempestività dell'autodenuncia; mentre nulla dice a proposito dei tempi assegnati alle agenzie di controllo, come l'Arpab. E’ questa la risposta del direttore generale dell’Arpab Vincenzo Sigillito all'on. Elisabetta Zamparutta, che ha contestato il presunto ritardo con cui l'Arpab avrebbe dato conto della presenza di mercurio nei cosiddetti ” pozzi spia” realizzati intorno all'inceneritore di Melfi. “Nel caso specifico – conclude Sigillito – la presenza di mercurio in soli due ” pozzi spia” su nove e l'assenza di elementi inquinanti nelle acque del fiume Ofanto, hanno richiesto da parte dell'Arpab un supplemento di indagini e di studi approfonditi, anche con l'ausilio di competenze esterne, per evitare di esporsi ai contraccolpi sociali, ambientali ed economici di errate e intempestive valutazioni”.

Bas 03

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