“Il direttore dell’ARPAB cita in giudizio i 2/3 della rappresentanza sindacale aziendale ed i segretari generali della FP CGIL e UIL FPL di Potenza per il solo fatto di aver espresso critiche sulla gestione aziendale.
Un vero e proprio atto di intimidazione di inaudita gravità, – affermano in un comunicato Angelo Summa (Fp Cgil) e Michele Traficante (Uil Fpl – teso ad impedire l’esercizio dell’attività sindacale all’interno dell’Agenzia, sancito dallo statuto dei lavoratori.
È la prima volta nella storia delle relazioni sindacali che nel pieno di una vertenza un dirigente generale di un Ente pubblico, anziché rispondere sul merito delle questioni poste e sull’attività dell’Agenzia, citi in giudizio i rappresentanti sindacali per impedire l’esercizio del diritto di critica.
L’evidenza che tale atto sia una grave forma di intimidazione è sostanziata dalla somma richiesta dal Sigillito a titolo di risarcimento, che ammonta a ben 500mila euro.
Il Governo regionale – sottolineano Summa e Traficante – non può più ignorare tale situazione, è necessario che il Presidente e la Giunta Regionale si esprimano in proposito assumendo una posizione chiara e netta atta a garantire la democrazia ed il diritto di critica sindacale.
Per quanto ci riguarda sia ben chiaro che CGIL e UIL non si lasceranno intimidire e che seguiranno il dottor Sigillito sulla strada giudiziaria da lui tracciata, avendo cura di richiedere, in via riconvenzionale, una somma ben superiore ai 500 mila euro per risarcire i lavoratori dell'ARPAB e le organizzazioni sindacali da tutte le lesioni e i danni alla professionalità ed alla dignità personale degli stessi che il giudice riterrà di rinvenire negli scritti, nelle parole e nelle azioni del direttore generale”.
BAS 05