APPRENDISTATO: APOF-IL, NO A EMENDAMENTO CAMERA

“L'emendamento al ddl lavoro approvato dalla commissione Lavoro della Camera, che prevede la possibilità di accedere all'apprendistato a 15 anni, nel periodo riservato alla scuola dell'obbligo, non avrebbe risultati positivi nella realtà occupazionale della provincia di Potenza dove sono impegnati con strumenti di apprendistato oltre 4 mila giovani e dove non ci sono tra l’altro numerose nuove richieste di apprendisti”. E’ il commento del presidente dell’Apof-Il di Potenza Antonio Giansanti sottolineando che “la formazione della scuola non va messa in contrapposizione alla scuola dell'apprendistato. Se la scuola ha una sua coerenza, i contenuti formativi dovrebbero essere erogati per tutto il periodo dell'obbligo scolastico e l'apprendistato deve essere una qualificazione successiva all'obbligo scolastico. Per questi motivi, l'emendamento sembra quasi un ripiego, rispetto a una scuola che non riesce a mantenere dei giovani al suo interno e che, quindi, preferisce che questi giovani anticipino il loro ingresso nel mondo del lavoro”.
La nostra esperienza che ci vede impegnati in percorsi di formazione degli apprendisti, anche a seguito di un recente protocollo di intesa con la Confartigianato provinciale di Potenza – aggiunge Giansanti – ci porta ad evidenziare che lo strumento dell’apprendistato è tutt’altra cosa dalla proposta governativa. Innanzitutto cresce l'eta' media: quasi un quarto ha 25 anni. Poi, tenendo conto del titolo di studio, se negli ultimi anni guadagnano qualche posizione i laureati (4,7% ), la maggior parte degli apprendisti resta legata a un target che non va oltre la licenza media (54,6%). Nonostante la crescita significativa, un apprendista su cinque ha partecipato comunque a interventi di formazione offerti dal sistema pubblico.
“L”Apprendistato è dunque uno strumento importante e concreto – afferma Giansanti – per avvicinare la formazione alle necessità delle imprese e nello specifico quelle che operano nel settore artigiano che continuano a segnalare la carenza di alcune figure professionali. Quello che un ente come l’Apof-il può e deve prefiggersi di fare – ha concluso – è cercare di individuare le strategie e le metodologie formative più rispondenti alle esigenze e alle caratteristiche di un comparto che svolge un ruolo importante in particolare nell'assorbire la forza lavoro giovane e nel socializzare al lavoro”.
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