(ANSA) – POTENZA, 30 GEN – In Basilicata “la cultura della giurisdizione, ripeto, la cultura della giurisdizione” sta definitivamente riportando “una vittoria” su una situazione che aveva “additato all'Italia la regione come la terra del malaffare e nientedimeno che come la terra di una giustizia marcia, addomesticata ad uso di comitati di affari, di oscure consorterie, di 'consonanze', di cupole e altre fantasie di tal genere, tutto questo grazie anche a una porzione di giornalismo manifestamente tendenzioso che non cerca la verità”. Lo ha detto il Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte d'appello di Potenza, Vincenzo Tufano, nell'intervento pronunciato in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario stamani, a Potenza. Il magistrato, con chiaro riferimento anche all'inchiesta “Toghe lucane”, ha detto che “per anni (grazie ad una combinazione mass mediatico-giudiziaria) uomini politici, magistrati, dirigenti delle Forze dell'ordine e alte cariche istituzionali di questo Distretto sono rimasti legati alla colonna infame di un'ostinata vis accusatoria che ha distrutto reputazioni e ha rovinato amicizie, famiglie e carriere”. Tufano ha parlato di “illusorie spinte giustizialiste, fondate sulle fantasie di taluni che noi tutti qui saremmo anche disposti a perdonare se fossimo sicuri che costoro sono capaci di autocritica e, aggiungerei, di rimorso. Quando i palloni si sgonfiano – ha proseguito poco dopo – la cosa non fa più notizia e resta solo l'utile fame di coloro che li hanno gonfiati e che, giorno per giorno, ne hanno raccolto e ne raccolgono frutti”. Ricordando il “valore prezioso per la cultura dei cittadini costituito dalla cultura della giurisdizione”, Tufano ha detto che esso è stato “spesso stravolto da esaltazione inquisitoria o da pregiudizio ideologico o da protagonismo vanesio e desiderio di visibilità che non si addicono alla serietà della toga”. Secondo Tufano, “un pubblico ministero non guidato da cultura della giurisdizione costituisce un pericolo per la società, esposta a quella vera e propria iattura costituita dalla mancanza di equilibrio investigativo che ha fatto tante vittime”. (ANSA).