ANCI: SANTARSIERO PRESIDENTE COORDINAMENTO ANCI DEL SUD

E' nato oggi a Teano il Coordinamento delle Anci meridionali. Presidente è stato nominato Vito Santarsiero, presidente Anci Basilicata e delegato Anci per le Politiche per il Mezzogiorno. L’iniziativa vuole favorire una riflessione sui problemi del Sud e sostenere un’azione comune degli Enti Locali meridionali. Presenti a Teano, per la Basilicata, oltre a Vito Santarsiero, anche i due Vice Presidenti dell’ANCI Basilicata, Nicola Lopatriello, Sindaco di Policoro, ed Enzo Francomano, Sindaco di Rotondella, Presidenti e rappresentanti delle ANCI regionali del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia), il Presidente della Commissione ANCI “Mezzogiorno e Cooperazione”, Roccaldo Osanna, e il Delegato ANCI alle Politiche Comunitarie, Micaela Fanelli.
“Le politiche per il Sud devono essere politiche nazionali a favore dell’intero Paese. Non vogliamo creare una nuova ANCI meridionale, ma ribadire che l’unità d’Italia rappresenta un valore assoluto, all’interno del quale inserire le politiche a favore del Sud” ha detto Vito Santarsiero. Il compito del coordinamento, che si riunirà almeno una volta ogni tre mesi, sarà da un lato quello di sviluppare azioni e riflessioni su ciò che compete ai Comuni, in particolare cercando di migliorare la qualità della pubblica amministrazione, sviluppando azioni amministrative locali contro ogni forma di criminalità organizzata, e di lavoro sommerso. “Abbiamo altresì bisogno -ha aggiunto Santarsiero- che i Comuni svolgano un ruolo altrettanto forte nel definire le politiche per il Mezzogiorno, da qui la necessità di un’ azione di confronto con il governo nazionale e le Regioni affinché ci sia un protagonismo delle autonomie locali, in modo che le peculiarietà delle amministrazioni siano al servizio dei progetti di sviluppo del Mezzogiorno”.
Ogni qualvota l’Italia ha puntato sui Comuni, -ha concluso Santarsiero- non solo è cresciuta a ritmi maggiori degli ultimi 40 anni, ma il Sud è cresciuto più del resto del Paese. Ecco perché c’è bisogno di un grande protagonismo degli enti locali meridionali”. (bas – 04)

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