Amianto in Val Basento, interrogazione del gruppo Pd

I consiglieri Viti, Braia, Straziuso, Robortella, Dalessandro, Santochirico e Pittella chiedono al presidente della Giunta regionale e all’assessore regionale all’Ambiente di intervenire sulla questione

Con una interrogazione presentata oggi i consiglieri regionali del Pd Viti, Braia, Straziuso, Robortella, Dalessandro, Santochirico e Pittella chiedono al presidente della Giunta regionale e all’assessore regionale all’Ambiente di intervenire sulla questione dei lavoratori della Val Basento che per molti anni sono stati esposti all’amianto. In particolare vogliono sapere “se si sia provveduto a realizzare i doverosi interventi presso le Autorità governative perché si proceda all’emanazione del Decreto attuativo del Fondo Vittime Amianto previsto dalla Legge 24/12/2007 n.2044 (finanziaria 2008); se si intende disporre il completamento della mappatura globale dei siti industriali, oltre che delle strutture pubbliche e private anche al fine di avere una stima credibile delle quantità di amianto presenti nel territorio regionale, definendo scadenze rigorose per la stesura delle mappature; se si preveda di estendere la Sorveglianza Sanitaria Preventiva a tutti i lavoratori, sia per i dipendenti diretti che le maestranze dell’indotto (come da libri di matricola aziendali), che estenda l’indagine sanitaria alle eventuali sostanze classificate pericolose (tossiche, nocive, cancerogene, mutagene etc.) utilizzate nel sito industriale dello stabilimento ex EniChem di Pisticci scalo”.

I consiglieri regionali del Pd chiedono inoltre al governo regionale “se si ritenga di operare una urgente rilevazione dello stato di salute della Coorte dei lavoratori dell’ex EniChem di Pisticci, della Liquichimica e della Materit di Ferrandina e degli altri siti industriali della Val Basento, individuando decessi occorsi e cause di morte e tipo di patologie insorte nei lavoratori in vita, sia tramite la ricerca presso i rispettivi medici curanti, sia tramite la ricerca nella banca dati regionale dei ricoveri ospedalieri intra ed extra regionali, al fine di conoscere le reali conseguenze determinate dall’esposizione all’amianto ed alle altre sostanze tossico-nocive utilizzate; se si ritenga di istituire un Fondo Regionale Vittime Amianto ed altre sostanze classificate cancerogene, tossiche e/o teratogene, come previsto in altre regioni italiane; se si intenda conseguire che il sito industriale dell’ex EniChem di Pisticci Scalo venga inserito negli Atti di Indirizzo Ministeriali, che preveda la riapertura dei termini per gli aventi diritto (senza alcuna discriminazione) ed il riconoscimento dell’esposizione, estesa, fino a quando è iniziata la bonifica, Sentenza del Tar n.5750/09 del 18 giugno 2009; se si intenda sollecitare Camera e Senato perché si attivino, in tempi brevi, discussione e voto sulla DdL A.S. 2141 avente ad oggetto “disposizioni per la tutela e il riconoscimento di benefici previdenziali in favore dei lavoratori esposti all’amianto”; se si intenda sollecitare la costituzione del Registro Nazionale degli Esposti ‘amianto ed altre sostanze tossiche e cancerogene’ che contempli sia l’esposizione professionale che ambientale; se si intende procedere alla realizzazione di discariche per Rifiuti Pericolosi, rigorosamente controllate nell’osservanza della legge vigente, soprattutto sul trattamento chimico-fisico, biologico e ambientale dei percolati; se si intende regolamentare le bonifiche industriali, urbane e territoriali secondo i veri criteri ergonomici dello Stato; se, al fine di abbattere costi considerevoli della bonifica e smaltimento dei manufatti contenenti amianto (R.C.A.), si intende istituire un bando mirato all’individuazione di operatori specializzati in materia a cui rivolgersi direttamente per la bonifica e lo smaltimento di piccole quantità di R.C.A., anche mediante la istituzione di ‘Numeri Verdi Amianto Provinciali’ anche per coinvolgere direttamente la popolazione nella segnalazione di manufatti anche in eternit abbandonati”.

I consiglieri chiedono infine di sapere “se si intende organizzare la Conferenza Regionale Amianto quale occasione per approfondire, confrontare e programmare con le altre istituzioni e con i soggetti coinvolti, in particolare con le associazioni degli esposti all’amianto; se si intende coinvolgere l’Eni, per le sue pregresse responsabilità e per la attuale rilevante missione che svolge nella Regione, nel sostegno ai costi generali che l’Ente Regione Basilicata sostiene e dovrà sostenere (Sorveglianza Sanitaria – Fondo Regionale Vittime – Bonifiche, Smaltimento e Trattamento Tecnologico dell’Amianto)”.

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