“A cosa serve fare dieci scioperi senza aver ottenuto negli ultimi due anni alcun risultato?” Se lo chiedono i segretari provinciali di Matera di Cisl e Uil, Giuseppe Amatulli e Franco Coppola che replicano alle accuse di “incoerenza e di appiattimento sulle posizioni del governo” lanciate dalla segretaria della Cgil di Matera, Manuela Taratufolo.
“Noi preferiamo – spiegano i due esponenti sindacali – la via della concertazione e lavorare pertanto per modificare l’impostazione della manovra finanziaria e solo all’occorrenza quella della piazza. Proclamare lo sciopero generale è la cosa più facile che possa fare un sindacato come la Cgil che a Matera si autodefinisce “di opposizione”. Molto più difficile, invece, quella di portare a casa risultati concreti per i lavoratori, ultimo quello dello sblocco delle progressioni di anzianità nell’ambito della scuola. Invece, per dirla con Mourinho, la Cgil, ha portato a casa “Zeru tituli”. Non aver scioperato per noi di Cisl e Uil significa – continuano Amatulli e Coppola – aver conservato intatta la capacità effettiva di incidere sulle situazioni e sulla contrattazione.
Lo sciopero generale solitario che si preannunciava irrilevante, come detto, al pari di quelli precedenti, tale è stato.
Questi i numeri della “mobilitazione” materana, più auto referenziale dove a partecipare sono stati solo i dirigenti e pensionati al contrario della presenza dei lavoratori attivi: su 361 dipendenti del Comune di Matera, un solo scioperante. Percentuale infinitesimale. Nella Provincia di Matera 3 astenuti a fronte di 347 dipendenti. Nessuno scioperante a Pisticci su 120 dipendenti, a Policoro su 90, a Bernalda su 78, a Ferrandina su 60, all’Alsia su 156 ed a Scanzano su 70. Bel successo – proseguono sarcasticamente i leaders provinciali di Cisl e Uil – nemmeno tutti gli iscritti Cgil sono scesi in campo, bocciando di fatto la linea protestatoria. A nostro avviso bocciare nell'insieme e senza appello la manovra del governo, in maniera demagogica, peraltro, consente alla Cgil di non impegnarsi sul terreno complesso della costruzione di nuove relazioni industriali. Cisl e Uil nazionali, di contro, stanno alacremente lavorando, per predisporre tutta una serie di correttivi della manovra, affinchè la stessa venga sostanzialmente migliorata e specificatamente sul versante del rinnovo dei contratti nella Pubblica amministrazione. Inoltre Cisl e Uil – concludono – chiedono dei provvedimenti assolutamente più incisivi per quanto concerne il taglio dei costi della politica e che tutto ciò che fa riferimento alkla lotta all’evasione fiscale sia effettivamente praticabile, magari rafforzando con una maggiore dotazione finanziaria gli organismi preposti al controllo”.
Bas 03