Alluvione Metapontino, il Consiglio approva una mozione

Il documento, proposto da Mollica (Mpa) e sottoscritto da tutti i consiglieri regionali, auspica che venga al più presto emessa l’ordinanza per la nomina del commissario ed esprime solidarietà alle popolazioni colpite

Il Consiglio regionale della Basilicata, che si è riunito oggi a Potenza, ha approvato all’unanimità una mozione, presentata da Francesco Mollica (Mpa) e sottoscritta da tutti i consiglieri regionali, con la quale si impegna la Giunta regionale “ad aumentare la pressione sul Governo nazionale per giungere ad uno sbocco della vicenda dell’emergenza alluvione nel Metapontino con l’emissione dell’ordinanza e nomina del commissario; a mettere in campo tutte le misure ed azioni possibili per sostenere le imprese danneggiate quali la modifica del milleproroghe e la deroga al Patto di stabilità per stato di calamità riconosciuto e ad evitare che, ancora una volta, ci siano misure differenti tra ‘figli e figliastri’ e linee privilegiate”.

Con il documento il Consiglio regionale esprime solidarietà “a quanti continuano la loro pacifica protesta” e sottolinea che “ormai sono oltre sette mesi che le aziende e le famiglie colpite dall’evento calamitoso versano in una situazione di emergenza: molti di loro vivono ancora in albergo o sono ospitati da amici e famigliari, le aziende agricole non riescono a far fronte agli impegni finanziari e alle scadenze e quelle turistiche stanno affrontando la stagione in condizioni fortemente compromesse”.

I firmatari della mozione fanno notare che il Governo nazionale con il decreto milleproroghe, unitamente alla Legge 225/92, “ha creato una palese contraddizione dell’attuale impianto disciplinare in merito alla non automaticità tra la decretazione dello stato di emergenza e la conseguente emanazione in tempi accettabili dell’ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri per attivare le relative derogatorie”. I consiglieri sottolineano inoltre che “precedentemente il Governo con la promulgazione di un’ordinanza, riconoscendo lo stato di emergenza per le aree interessate, interveniva direttamente con un Fondo nazionale di solidarietà e che ora, invece, a causa del decreto lo stesso può intervenire solo dopo una compartecipazione regionale e che qualora l’ente interessato non avesse risorse proprie è autorizzato ad aumentare le tasse di propria competenza”.

Per quanto riguarda la Basilicata, concludono i consiglieri, “si è ancora in attesa da parte del Governo nazionale dell’ordinanza per addivenire alla nomina del Commissario che, con poteri straordinari, intervenga per la gestione dell’emergenza”.

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