«La lezione della crisi ha fatto capire in tutto il mondo che le cooperative sono un modello d’impresa da valorizzare. Sorprendentemente nel vertice di maggioranza di Arcore si è proposto un intervento che colpirebbe l'unica forma di impresa solidaristica». È il commento di Luigi Marino, presidente di Confcooperative e portavoce dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, a nome di Rosario Altieri, presidente Agci, e di Giuliano Poletti, presidente Legacoop, sul possibile provvedimento fiscale a carico delle cooperative.
«Nella fase di crisi, infatti le cooperative hanno privilegiato l’occupazione, che hanno continuato a incrementare, sacrificando la redditività dell’impresa. Le cooperative continuano ad essere in prima linea, tra l’altro, nell’assicurare i servizi di welfare e alla persona, nonostante gli annosi ritardi di pagamento della Pubblica Amministrazione. Ritardi che si acuiranno in seguito ai tagli disposti per gli enti locali».
«Ci pare di capire – continua la nota – che alla base degli orientamenti del vertice di maggioranza continuano a esserci dati vecchi e informazioni di parte alimentati da concorrenti. Circolano tabelle non corrette e sovrastimate e per di più risalenti agli anni precrisi, dunque alla preistoria. L’Alleanza delle Cooperative Italiane ribadisce che gli anni 2009, 2010 e 2011 segnano un fortissimo ridimensionamento della redditività delle cooperative. E quindi una caduta verticale del gettito per lo Stato. L’Alleanza delle Cooperative Italiane ribadisce che circolano numeri di fantasia quando si parla di miliardi o di centinaia di milioni di possibile gettito, definendo lo stesso in poche decine di milioni per lo Stato. Non si può immaginare che si decida se non sulla realtà delle cose. Si tratterebbe di un intervento fiscale che significherebbe poco per la manovra da 45 miliardi, ma significa tanto per le cooperative per le quali avrebbe effetti gravissimi: ne bloccherebbe la capitalizzazione come ha anche ricordato oggi Bankitalia in merito alle cooperative di credito».
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