Si terrà a Maratea, il 18 agosto, in pieno centro storico (Piazza Largo Immacolata) alle ore 18.30, il primo appuntamento con il “Laboratorio per il cambiamento” ideato dall’Associazione “Popolari e Riformisti”, che ha inteso con questa iniziativa approfondire tematiche di vitale importanza per il futuro della comunità regionale lucana.
A Maratea si parlerà di “Le nuove povertà – Fasce deboli e crisi del welfare”. “E’ chiaro a tutti – dicono gli organizzatori – che nonostante gli interventi regionali nel settore della solidarietà sociale la forbice tra ricchi e poveri si stia sensibilmente allargando anche da noi. Le famiglie, alle prese con lo spettro della disoccupazione giovanile, consumano il presente organizzando ‘strategie di sopravvivenza’, in attesa di un cambiamento che non si vede. C’è sconforto e disperazione per il continuo arretramento dei livelli di qualità della vita e non si intravedono politiche in grado di ridare fiducia e speranza a tante famiglie in difficoltà. Nell’ambito delle strategie assistenziali, la Regione ha integrato con provvedimenti propri ciò che il Governo centrale ha tagliato, ma tamponare le emergenze non basta. Occorre un profondo cambiamento del welfare in Basilicata”.
Tra le priorità, per i Popolari e Riformisti, ci sono l’integrazione tra il “sociale” e il “sanitario” (in forte ritardo), le difficoltà attuative dell’assegno di cura (destinato ai non autosufficienti), la mancanza di una “visione” sul fronte dell’assistenza, le difficoltà in cui versano istituti importanti come l’Aias, problemi cronici come le lunghissime liste di attesa, le pensioni di invalidità (per le quali la “caccia”, al di là di qualche eventuale truffa) sembra essere mirata ad un ridimensionamento dei diritti acquisiti.
“Tutto ciò determina il progressivo arretramento delle garanzie sociali della parte più esposta della popolazione lucana” – sostengono dall’Associazione -. La preoccupazione che il sistema dei servizi alal persona si stia sfaldando è forte. Da un lato i colpi di maglio di un Governo che infierisce sul Mezzogiorno, dall’altro l’incapacità di attuare ciò che pure era stato messo in cantiere, a partire dall’assegno di cura. E’ evidente che di fronte a questa vera e propria emergenza non ci si può limitare ad alzare le braccia. Occorre fare qualcosa, farla subito e con il consenso il più largo possibile”.
Di tutto ciò si parlerà dunque a Maratea, nel corso dell’incontro a cui prenderanno parte Mimmo Carlomagno, Vincenzo Libonati, Vitantonio Rossi, Emidio Lamboglia, Roberto Galante, Roberto Giordano, Vincenzo Pardi. L’apertura dei lavori è affidata a Roberto Falotico. Interverrà Angelo Tosto, le conclusioni spetteranno ad Antonio Potenza.
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