Sabato 11 Settembre, presso il Park Hotel di Potenza (sul raccordo autostradale Basentana), Coldiretti Basilicata ha organizzato il convegno “Il Futuro delle Politiche Europee per l’agricoltura e le aree rurali”. Partendo dall’analisi dello stato di salute del settore agricolo in un periodo di recessione economica globale, addetti ai lavori, studiosi e politici, si confronteranno sulle strategie da adottare per la ripresa del settore primario. Si parlerà della nuova PAC (Politica Agricola Comunitaria), cercando di trovare strategie e sinergie atte a garantire sviluppo e crescita delle imprese agricole. Apriranno il dibattito le relazioni del Dott. Pietro Sandali, Capo area economica Coldiretti Nazionale, Angelo Frascarelli, docente della Facoltà di Agraria dell’Università di Perugia e Donato Romano, docente del Dipartimento di Economia Agraria e delle Risorse Territoriali dell’Università degli Studi di Firenze. Gli argomenti trattati dai relatori saranno spunto di riflessione per il dibattito che seguirà. Parteciperanno alla tavola rotonda Piergiorgio Quarto, Presidente Coldiretti Basilicata, Vilma Mazzocco, Assessore all’Agricoltura della Regione Basilicata, Paolo Russo, Presidente Commissione Agricoltura Camera dei Deputati, e Enzo Lavarra, Responsabile Nazionale PD del Forum Agricoltura.
“In questi mesi caldi – ha affermato il presidente Coldiretti Basilicata – per il futuro dell’Agricoltura, Coldiretti sarà attore e non semplice comparsa ai tavoli comunitari di discussione. Forti della validità delle proposte e delle strategie messe a punto dal Gruppo di Studi Coldiretti, faremo sentire la nostra voce per contribuire attivamente al rilancio del settore primario. Ci batteremo affinché la PAC post 2013 mantenga sia un ammontare adeguato di risorse del bilancio comunitario sia l’attuale distribuzione tra Stati membri. Di capitale importanza per la Nuova PAC, sarà mettere a punto sinergie capaci di favorire un’agricoltura sostenibile sotto il profilo ambientale e sociale, incentivando le produzioni delle aree rurali, privilegiando i veri imprenditori agricoli, puntando sulla filiera corta e ridando potere contrattuale all’agricoltura. Non dobbiamo per nessun motivo dimenticare che gli agricoltori sono produttori di cibo e non di commodities e che è diritto dei consumatori sapere se ciò che mangiano è sano, controllato e al giusto prezzo.”
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