I beni immobili dell’ex Esab (Ente di sviluppo agricolo di Basilicata) potranno essere celermente dismessi. Ciò viene reso concretamente possibile dal Regolamento di attuazione dell’apposita legge approvato ieri alla unanimità dal Consiglio regionale di Basilicata.
“Esprimo soddisfazione – dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti – per l’approvazione di un provvedimento altamente innovativo. Esso renderà spedite le procedure, sino ad oggi complesse, di dismissione e conseguente acquisizione su richiesta individuale degli assegnatari dei beni dell’ex Esab adesso gestiti dall’Alsia e rivenienti dalla Riforma agraria. Ringrazio a questo proposito –continua Viti – oltre al Consiglio regionale nella sua interezza che ha colto l’importanza del provvedimento teso a rendere finalmente proprietari i vecchi assegnatari o i loro eredi, i consiglieri della III Commissione presieduta da Francesco Mollica e in particolare il consigliere Erminio Restaino che si è particolarmente impegnato nell’esame dello stesso. Si tratta di un’operazione di ampio respiro – ha aggiunto Viti- che riguarda migliaia di ettari di terreni, di magazzini, abitazioni rurali e di altri tipi di beni presenti in tutto il territorio regionale e in particolare nell’area del Metapontino e in importanti borghi rurali come La Martella ed altri i cui immobili potevano essere alienati solo con le procedure dei bandi pubblici emanati dall’Alsia.
Saranno, quindi, ridotti sia i costi dei beni, sia i passaggi amministrativi e i tempi di attesa per le richieste poiché gli interessati non dovranno più attendere gli avvisi pubblici, come previsto dal vecchio sistema. Il nuovo iter, invece, approntato dal punto di vista giuridico e amministrativo dagli Uffici dipartimentali, coordinati dal dirigente, Pietro Quinto, e dell’Alsia, diretti dal commissario straordinario, Paolo Galante, potrà – conclude l’assessore – dare l’immediata possibilità di acquisire i beni chiudendo vecchie vicende che si trascinano, e portando ad una ricaduta favorevole nel mondo agricolo che risente della crisi di mercato e delle ripetute calamità. Infine si darà agli imprenditori agricoli l’opportunità di partecipare ai bandi del Psr 2007-2013 in quanto, avendo quale garanzia i nuovi beni immobili, essi saranno avvantaggiati per l’accesso ai crediti agrari da parte delle banche come stipulato nella recente convenzione siglata tra Dipartimento agricoltura e Associazione banche italiane”.
Bas 04