Il San Carlo resta un asset strategico della sanità lucanA. Nell'immaginario collettivo ne rappresenta la sintesi, ma per valorizzare al meglio il suo ruolo e le sue qualità deve spostare verso la periferia alcuni servizi rispetto alle vocazioni forti, da sviluppare ulteriormente.
“Decongestionare i sovraccarichi – ha spiegato l’assessore Martorano – consentirà di migliorare il servizio in una logica di riequilibrio del sistema. La situazione generale del Paese è molto confusa e quindi è necessaria la messa in sicurezza dell’intero sistema sanitario regionale. Se tagli e correttivi devono essere apportati è meglio che lo facciamo noi dall’interno e non in una situazione di accompagnamento o di commissariamento. I rischi ci sono, è inutile nasconderselo, e quindi come dipartimento stiamo pensando a una serie di provvedimenti operativi ad ampio raggio per mettere in linea la spesa sanitaria: personale, farmaceutica, assistenza territoriale”.
“Bene ha fatto – ha sottolineato l’assessore Martorano – il direttore generale del San Carlo a ricordare che i conti aziendali sono in ordine. L’equilibrio economico è un valore fondamentale. E la sistemazione dei conti permetterà anche di rendere più facili le fasi conclusive della riforma del sistema sanitario regionale. Molto è già stato fatto ma ci sono ancora alcuni tasselli da completare. Poi, sistemati i conti, penseremo agli investimenti, che sono fondamentali per il rafforzamento del sistema”.
Ma la sanità non è soltanto numeri :la persona resta al centro della missione del sistema sanitario. “Una persona – ha spiegato Martorano – che spesso non è in condizione di valutare la qualità scientifica del trattamento che riceve ma è sicuramente molto attenta all’organizzazione del servizio. E quindi per me, più che la singola personalità, per quanto di rilievo, bisogna pensare all’organizzazione di sistema che consente di migliorare la qualità del servizio,e con esso la qualità percepita dal paziente. Questi miglioramenti spesso si traducono anche in efficienze di costi”.
Martorano ha ribadito con forza, nel quadro di una forte collaborazione, la netta divisione dei compiti con i direttori generali: a loro spettano le decisioni operative mentre al dipartimento competono le scelte strategiche e il completamento del riassetto del sistema sanitario regionale”.
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