Nei giorni scorsi, la Gazzetta del Mezzogiorno – edizione Basilicata – ha dedicato un’intera pagina in cronaca di Potenza al “cammino della Grande Lucania”, a seguito della decisione di 15 comuni del Vallo di Diano di separarsi dalla Campania. Accanto ad altri servizi giornalistici, è stata ospitata anche una lettera a firma del deejay Tonino Luppino, fondatore di una emittente radiofonica di Sapri.
Sia pur consapevolmente conscio di dar vita ad una sorta di provocazione giuridica, peraltro difficilmente concretizzabile, posto che non tocca al Presidente della Regione concedere la cittadinanza lucana, il deejay Luppino s’è appellato personalmente a Vito De Filippo per vedersi riconoscere la qualifica di “lucano a tutti gli effetti”.
Raccogliendo la sfida culturale contenuta in quella lettera – riferisce il portavoce del presidente, Nino Grasso – e rimanendo sul filo di un dibattito, per lo più politicamente animato in questi ultimi mesi dal movimento pro-Lucania, che si richiama alle posizioni di Raffaele de Dominicis, già vice procuratore generale della Corte dei Conti, il presidente della Regione si è detto pronto ad “accogliere” in Basilicata quanti vorranno sentirsi cittadini lucani, certo com’è di interpretare il sentimento di una comunità, come la nostra, che ha sempre fatto proprie le ragioni della solidarietà e dell’accoglienza.