(AGR) DE FILIPPO OGGI ALLA CONFERENZA DELLE REGIONI

Il presidente della Regione, Vito De Filippo, partecipa alla Conferenza delle Regioni e delle province autonome convocata per oggi, a Roma, per esaminare le questioni che saranno poi affrontate nell’ambito della Conferenza Stato – Regioni e della Conferenza unificata che il ministro dei Rapporti con le regioni ha convocato per oggi pomeriggio.
Fra principali punti all’ordine del giorno della Conferenza delle Regioni: iniziative in merito al Protocollo d’intesa per l’applicazione della riforma della contrattazione pubblica ai comparti contrattuali delle Regioni e delle Autonomie locali, anche in relazione all’ncontro con le organizzazioni sindacali del 27 gennaio 2010; Mobilità sanitaria interregionale: Testo Unico anno 2009; Parere sulla Bozza di atto di indirizzo quadro per la determinazione dei comparti e delle aree di contrattazione collettiva per il triennio 2010-2012; revisione dei criteri di riparto dei Fondi a sostegno dell’associazionismo comunale; Bozza di accordo tra Governo, Regioni, Province autonome di Trento e Bolzano, Province, Comuni e Comunità montane concernente le finalità, i tempi e le modalità di attuazione del Titolo V, parte II della Costituzione, in materia di istruzione.
Nel corso della Conferenza delle Regioni, inoltre, verranno esaminate le implicazioni derivanti dalla legge finanziaria 2010 che dispone la cessazione del concorso dello Stato al finanziamento delle Comunità montane.
“Si tratta – afferma De Filippo – dell’ennesimo provvedimento con cui lo Stato si disimpegna dalle iniziative di sua competenza a sostegno delle regioni che, in questo modo, vengono caricate di ulteriori responsabilità e difficoltà. Per fortuna la Regione Basilicata, su questo capitolo, ha già costruito un sistema che riduce fortemente i costi avendo ridotto le 14 comunità montane in sette comunità locali. La Basilicata, insomma, anche in questa circostanza, davanti a uno Stato che si ritira, mantiene il suo impegno per assicurare un efficace ed efficiente funzionamento degli enti locali di livello intermedio fra comuni e province di particolare rilievo per lo sviluppo locale e per i piccoli comuni”.

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