“La presenza dell’Istituto Zootecnico di Bella nell’elenco dei beni demaniali in Basilicata da dismettere conferma la nostra profonda contrarietà al provvedimento di Governo sul cosiddetto federalismo demaniale”. A sostenerlo è l’assessore regionale all’Agricoltura Vilma Mazzocco sottolineando che “nel caso dell’Istituto di Bella, prestigiosa struttura al servizio del mondo agricolo-zootecnico non solo della regione, istituito nel 1911 dall’allora Ministro dell’Agricoltura Francesco Saverio Nitti, non consentiremo alcuna manovra che possa comprometterne la continuità dei programmi di sperimentazione, ricerca ed assistenza specie a favore dei nostri allevatori e del comparto lattiero-caseario. L’istituto ha svolto e continua a svolgere – aggiunge l’assessore – un impegno che viene riconosciuto persino da centri internazionali di ricerca nello studio dell’alimentazione dei caprini al pascolo ed alla stalla e sugli effetti che essa esercita sulle caratteristiche qualitative del latte e dei suoi derivati, oltre che studi e ricerche sul potenziale produttivo delle razze autoctone. Si tratta di attività che ha contribuito direttamente ad affermare la qualità delle produzioni lattiero-casearie del Marmo-Melandro-Platano ed in generale della provincia di Potenza sui mercati italiano ed esteri grazie alla messa a punto di tecniche per la produzione di nuovi formaggi caprini. Un patrimonio di professionalità e conoscenze che pertanto non consentiremo vada disperso e che deve continuare con il programma P.O.M. in collaborazione con le maggiori istituzioni di ricerca del Mezzogiorno e la nostra Università. Siamo piuttosto di fronte al caso forse più emblematico di una manovra governativa che sottovaluta profondamente che il patrimonio demaniale non é solo economico ma anche culturale e identitario dei nostri territori e delle nostre comunità”.
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