“Nell’ambito dell’appassionato impegno del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi della Basilicata, prof. Mauro Fiorentino, per fronteggiare in tempo i problemi che si sono già abbattuti e quelli che si abbatteranno sino al 2012 sui piccoli atenei meridionali, soprattutto per i tagli ministeriali, e quindi per determinare le condizioni di prosecuzione dell’attività della nostra Università, sgombrando il campo da rischi di ridimensionamenti dell’offerta e della qualità formativa, ritengo necessario un approfondimento specifico della situazione del Polo universitario di Matera”. E’ quanto sostiene il consigliere regionale Adeltina Salierno (Pd), ribadendo “il pieno sostegno all’iniziativa presentata al Presidente della Giunta, a parlamentari ed amministratori locali dallo stesso prof. Fiorentino venerdì scorso nell’incontro di Potenza” e proponendo che si organizzi a breve a Matera un incontro analogo con il coinvolgimento della Provincia e di amministratori locali del Materano.
“L’appello del Rettore a tenere unito il fronte istituzionale e politico in difesa dell’Università – continua Salierno – rappresenta senza dubbio la “bussola” dell’azione che attende in quest’ultimo scorcio di legislatura Consiglio e Giunta. Per questa ragione, ritengo sia ancora più utile fare il punto sulla situazione, che ha una sua specificità, della sede materana, dove solo nel mese di novembre scorso lo stesso rettore rilevava la necessità di attivare un corso di laurea magistrale nel settore degli studi archeologici per consentirci di mantenere la scuola di specializzazione in Archeologia”.
“Sulle attività della sede materana non si può assolutamente tornare indietro, tanto più che il Consiglio regionale attraverso la Finanziaria 2010 ha sensibilmente incrementato il fondo destinato a sostenere le attività dell’ateneo per entrambe le sedi e già da tempo – sottolinea l’esponente del Pd – ha destinato una parte del fondo complessivo di 5 milioni di euro l'anno, a valere sulle royalties delle estrazioni petrolifere, per la realizzazione del campus universitario di Matera dove i lavori sono in fase di avvio. Abbiamo scommesso nel “polo universitario materano” come polo specialistico per i beni culturali, per contribuire concretamente ad arginare l'emigrazione intellettuale e preparare le complesse figure professionali di cui c'è bisogno per la conservazione, la tutela, la valorizzazione e la fruizione dell'importante patrimonio artistico-storico-monumentale ed archeologico di cui disponiamo. Anche la Scuola di restauro prevista a Matera – aggiunge – risponde a quest'obiettivo per ampliare e qualificare ulteriormente l'offerta di alta formazione in un settore sul quale costruire le occasioni di sviluppo turistico, produttivo ed occupazionale. Un programma dunque che non può in alcun modo essere ridimensionato e nè ci possiamo permettere il lusso di una battuta d'arresto. Per questo – dice Salierno – mi sembra necessario mostrare attenzione al Polo Materano in occasione della concertazione trilaterale Governo-Regione-Università di Basilicata”.