Il consigliere regionale dell’Italia dei valori si dice preoccupato per la situazione creatasi nel nosocomio di Tinchi e per le possibili gravi conseguenze
“Purtroppo non è stato possibile oggi, nella seduta del Consiglio regionale, discutere la mozione sull'Ospedale di Tinchi che ho presentato insieme con il collega Autilio. Io ho continuato a chiedere che la questione fosse affrontata nella seduta odierna dell'Assemblea, ma ciò non è stato condiviso da tutti i consiglieri e, pertanto, non avendo ottenuto la mia sollecitazione i voti sufficienti, sono riuscito ad ottenere che la mozione fosse iscritta, unificata a quella del consigliere Venezia, nella prossima seduta”. E' quanto ha dichiarato il consigliere regionale, Nicola Benedetto (Idv), ribadendo “l'urgenza del dover affrontare la questione, visto che la situazione, a Tinchi, è diventata di vera e propria emergenza”.
“Il Comitato civico di lotta – aggiunge Benedetto – è formato anche da gente molto anziana, tra i quali l'ex consigliere regionale, Domenico Giannace, che con caparbietà sotto il sole sta passando le ore della giornata per ottenere una interlocuzione istituzionale e, quindi, garanzie sul presente e sul futuro del nosocomio. Sono molto preoccupato – dice Benedetto – per quello che può succedere, sono preoccupato per qualcosa di grave che può avvenire nell’ospedale di Tinchi tra i manifestanti. Ieri sera c’è stata una manifestazione alla quale hanno partecipato un migliaio di persone, forti delle 12 mila firme che hanno raccolto in difesa dell’ospedale che, in verità, a questo punto non è più ospedale, perché non ci sono posti letto”.
“Dispiace – afferma ancora Benedetto – constatare che il presidente De Filippo ha sminuito il senso della mozione interpretandola come una ‘questione di tipo localistico’ e limitandosi a dire che, se nella Conferenza dei Sindaci non sono invitati i consiglieri regionali, non può farci nulla. Io ho posto un problema molto più complesso che riguarda la consultazione e la condivisione di scelte operate da parte del Consiglio e della Commissione Consiliare permanente competente su aspetti riferiti ai diritti alla salute e, quindi, a diritti fondamentali dei cittadini. Una questione che si riferisce, nel contempo, al ruolo dei consiglieri ed alla necessità di un raccordo tra Consiglio e Giunta e, di conseguenza, tra maggioranza ed Esecutivo. E' su queste questioni – conclude Benedetto – che attendo una risposta dell’ Assessore e dal Presidente della Giunta nella prossima seduta consiliare”.