(ACR) SIMONETTI (CRLE) SU INAUGURAZIONE DESK BASILICATA A BERLINO

Il presidente della Commissione regionale dei Lucani all’estero, Pietro Simonetti, è intervenuto in merito alla inaugurazione, prevista per oggi 4 febbraio 2010, dello Sportello Basilicata a Berlino. In rappresentanza della Commissione, presente nella capitale tedesca, Francesco Blumetti, componente dell’esecutivo dell’organismo e responsabile per l’Europa.

“L’inaugurazione del ‘Desk Basilicata’ a Berlino – ha affermato Simonetti – rappresenta un momento utile per il rafforzamento degli strumenti operativi della Regione Basilicata all’estero. In questo momento di forte ristrutturazione dei mercati a livello mondiale, e particolarmente in Europa, è necessario che il nostro Paese, la nostra Regione, utilizzino modalità e contenuti fortemente innovativi per quanto concerne la promozione dei prodotti e dei servizi. Se a questo si aggiunge la presenza in Germania di una forte comunità italiana e quindi lucana, che negli ultimi anni si è notevolmente integrata nel tessuto sociale ed economico della nazione, risulta chiaro che il desk può contribuire a soddisfare le richieste delle imprese italiane e tedesche, dei soggetti interessati al turismo e alla cooperazione, nonchè dei giovani per le attività culturali, formative e gli scambi. La Commissione dei Lucani all’estero – ha proseguito Simonetti – che conta nel mondo 180 associazioni, 17 federazioni nazionali e molte associazioni in Germania compresa quella di Berlino, collaborerà con la Camera di Commercio di Potenza e con l’apporto del Distretto agroalimentare del Vulture e, tramite il desk, erogherà servizi indirizzati, non solo alla comunità lucana, ma anche a quanti hanno necessità e bisogno di avere risposte sui terreni sopranominati. Il desk di Berlino segue di poco l’apertura di altrettante strutture della Regione in America Latina, a partire da Buenos Aires e Montevideo, e precede l’apertura del desk di San Paolo, di New York, di Bogotà e di Santiago del Cile, mentre sono in fase di definizione le corrispondenti strutture in Australia e nel Regno Unito. Si sta anche lavorando per concretizzare l’apertura di un desk in Canada”.

“L’impegno – ha spiegato Simonetti – è quello di rafforzare la trama organizzativa per l’offerta di servizi ad un’utenza che richiede sempre più tempestività, specializzazione e competenza. Informare non solo per promuovere, ma soprattutto per rimuovere luoghi comuni, stereotipi, leggende metropolitane su una terra come la Basilicata, che non è quella incentrata sul sottosviluppo, bensì sulla forza del sistema regionale fondato sulle emergenze culturali di livello mondiale, sui punti produttivi, sull’ambiente ancora sostanzialmente sano, pur in presenza di punti di criticità e di mancato, pieno uso dei fattori produttivi e disoccupazione in aumento. Un’offerta, quindi, fondata su una terra ‘dal cuore antico’, ma pienamente immersa nella fase di ristrutturazione produttiva e dei mercati, nonchè dei sistemi formativi e culturali, per veicolare saperi e sapori, a partire dalla grande rilevanza degli Itinerari federiciani in Basilicata che per i castelli, le opere, le culture agroalimentari e storiche rappresentano una forte attrattiva turistica anche per i tedeschi”.

“Valorizzare i punti di forza – ha sostenuto Simonetti – anche per superare le debolezze e le criticità per veicolare in uno sforzo che certamente sarà compreso da quanti vorranno visitare e intraprendere in Basilicata e, viceversa, in un quadro di collaborazione, di investimenti e di uso ottimale delle risorse, anche in rapporto ai flussi di immigrazione-emigrazione. I lucani che attualmente vivono nel mondo sono oltre 1.400.000, oltre ai seicentomila residenti in Basilicata. Siamo in un momento delicato della vita dell’Europa, del nostro Paese e della nostre regione, gli elementi di crisi economica e sociale che si manifestano con ampiezza inedita possono diventare elementi di stimolo per fare meglio e di più nei diversi campi economico-sociali. Il desk di Berlino, nell’ambito più generale della strumentazione estera della nostra regione, può certamente rappresentare un esempio concreto e utile anche per rispondere alle sollecitazioni provenienti dai giovani lucani che vivono , studiano e lavorano in Germania e per quelli lucani”.

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