“L'allarme sulla grave situazione di sfruttamento di gruppi di migranti esiste anche in Basilicata”. A sostenerlo è il presidente della Commissione regionale per l’immigrazione, Pietro Simonetti, per il quale “le recenti operazioni di polizia hanno messo in evidenza solo alcuni aspetti della grave situazione che vige in agricoltura, ma anche in edilizia e nei servizi sociali”.
A parere di Simonetti “c'è una grave sottovalutazione da parte delle organizzazioni imprenditoriali della portata del fenomeno e dei danni che produce agli stessi imprenditori, anche a quelli che rispettano i contratti e le norme di legge. Le misure sanzionatorie adottate in questi giorni e quelle
messe in atto dall'ispettorato regionale del lavoro nei mesi scorsi evidenziano un quadro preoccupante”.
“Gli interventi decisi nei giorni scorsi al tavolo regionale per i migranti, non solo riguardo agli stagionali, vanno ulteriormente perfezionati e allargati – aggiunge Simonetti – a partire dal reclutamento che deve riprendere la strada della funzione pubblica. I caporali, anche stranieri e migranti la fanno da padroni e incidono anche sulle condizioni lavorative e salariali. Da parte del Dipartimento Agricoltura occorre, come già deciso, una ferma azione di verifica del rispetto delle norme, anche in riferimento ai contributi comunitari, nazionali e regionali che vengono erogati alle imprese. Vanno revocati detti contributi alle imprese inadempienti. Lo stesso vale per gli appalti nel settore dei lavori pubblici e nei servizi”.
“Non è più una questione di solidarietà, come ha detto recentemente il vescovo di Acerenza – conclude Simonetti – ma di rispetto della dignità delle persone e delle norme di legge. Dalle organizzazioni degli imprenditori e dalle associazioni dei produttori ci attendiamo non solo collaborazione ma una forte iniziativa di contrasto alla illegalità”.