Per la gestione dei rifiuti “.bisogna fare presto e bene, innanzitutto confermando la scelta, compiuta con la legge regionale n. 28 del 24 novembre 2008, di affrontare e dare soluzione alla gestione integrata dei rifiuti in una dimensione regionale. E' una direzione obbligata se si vogliono realizzare economie di scala, assicurare standards e tariffe omogenee sul territorio, disporre di un soggetto qualificato, competente e dedicato, superare le frammentazioni e le sovrapposizioni. E' l'unica via per garantire alla programmazione una gestione unitaria, operativa ed efficace”.
E’ quanto sostiene in una nota diffusa alla stampa il consigliere regionale Vincenzo Santochirico (Pd), a parere del quale rimettere in discussione questa scelta “significherebbe protrarre uno stato di incertezza e precarietà che non è consentito in un settore delicato e decisivo come quello dei rifiuti, che esige strumenti adeguati, assunzione di responsabilità nette e un medio periodo di programmazione, pena una ricaduta in termini emergenziali”.
“La nuova legislatura regionale – conclude Santochirico – dovrà interrogarsi a fondo sui servizi pubblici, sulla loro qualità, sulla loro economicità (illuminante dovrebbe essere l’annuncio di un utile di bilancio di 10 milioni di euro da parte dell’amministratore unico di Acquedotto Pugliese), sulle forme di gestione, sulla loro efficacia. Ma proprio per questo sarebbe esiziale che ora si arrestasse il processo di riforma avviato”.