(ACR) SANTOCHIRICO: DA GOVERNO ENNESIMA BEFFA PER I PRECARI ENEA

“Mentre esponenti del Pdl lucano vanno annunciando grandiose possibilità di sviluppo per il centro Enea della Trisaia e per le professionalità che vi prestano servizio, il Governo si appresta a mortificare quegli stessi lavoratori, che da anni invocano la stabilizzazione dopo un lungo precariato”. A dichiararlo è il consigliere regionale Vincenzo Santochirico (Pd).

“La manovra di Berlusconi e Tremonti – spiega Santochirico – non solo ne impedisce la stabilizzazione, con il blocco dei concorsi, ma sancisce altresì che tutte le forme di lavoro flessibile dovranno essere dimezzate. Insomma, i fatti vanno nella direzione contraria rispetto agli annunci. Una beffa, soprattutto dopo che i trenta ricercatori della Trisaia avevano protestato per porre all'attenzione delle istituzioni la situazione di lavoratori precari nella quale si trovano da anni. Di fronte alla crisi economica, il Governo, dopo avere sostenuto con enormi risorse finanziarie le banche ed i profitti (anche quelli conseguiti illecitamente, attraverso lo scudo fiscale), mette in atto misure che calpestano il sapere e la ricerca: è di tutta evidenza che lo sviluppo si sostiene con investimenti in ricerca e innovazione, mentre la manovra del Governo è l'ennesima dimostrazione della scarsa considerazione del ruolo e delle peculiarità del settore”.

“Laddove sarebbero necessari politiche d’investimento, sviluppo delle attività, valorizzazione del personale e stabilizzazione dei lavoratori precari – prosegue il consigliere regionale – si assiste, purtroppo, ad una mortificazione continua di tutto il personale e, cosa ancora più grave, dei giovani che dovrebbero rappresentare la linfa vitale in un’organizzazione che affronta sfide importanti come quelle assegnate all’Enea. A fronte di tale pervicace azione antimeridionalista dello Stato, con particolari conseguenze negative per un’attività dello Stato che è allocata in Basilicata e finora ha destato grandi preoccupazioni alla comunità lucana, è necessaria un’azione energica della Regione che richiami il Governo e l’Enea alle loro responsabilità per dare un futuro lavorativo a giovani lucani che la Basilicata ha sostenuto investendo anche proprie cospicue risorse finanziarie”.

“Perdere le competenze e il sapere di risorse intellettuali lucane, finora a servizio dell’Enea, senza aprire un tavolo di confronto e di verifica sugli impegni e le responsabilità di tale Ente nei confronti della Basilicata – conclude Santochirico – sarebbe un atto di tacito assenso alla politica dell’abbandono e della marginalizzazione che purtroppo il governo continua a riservare al Mezzogiorno e, in particolare, alla nostra Regione. Siamo certi che il presidente De Filippo saprà reagire con determinazione a questo ulteriore atto di sopruso nei confronti delle intelligenze lucane”.

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