“I pesantissimi tagli al settore farmaceutico decisi dalla Giunta regionale – dice Singetta – a causa delle misure correttive contenute nella legge finanziaria, destano non poche preoccupazioni. Tali provvedimenti di riduzione della spesa – sottolinea – in un momento in cui tutto il Paese è chiamato a fare dei sacrifici per superare l’attuale congiuntura economica sfavorevole, non possono penalizzare in modo così netto un settore di primaria importanza come il sistema farmaceutico, fondamentale nell’ ambito dell’ assistenza sanitaria ai cittadini. Da sempre la farmacia – continua Singetta – è uno dei luoghi topici, vero ed irrinunciabile punto di riferimento per gli agglomerati urbani e, lo è maggiormente, per i tanti piccoli Comuni dislocati su tutto il territorio regionale. Saranno proprio questi ultimi, infatti, a subire maggiormente il peso di una manovra che contempla una netta riduzione del numero delle farmacie, con la chiusura di circa 2000 di esse”.
“Le politiche contenitive della spesa pubblica – sostiene Singetta – sia pure giustissime, anzi irrinunciabili nell’attuale momento storico, non possono, però, operare vere ‘distruzioni’ senza la dovuta riflessione concernete un comparto strategico, oltre che vitale per l’intera collettività, soprattutto, in una regione, come la Basilicata, mosaico di numerosissime piccole realtà, spesso molto distanti tra di loro. Un ulteriore smembramento dei servizi essenziali – secondo il consigliere – rischia davvero di compromettere l’efficienza e la qualità dell’offerta, andando ad inficiare il diritto del cittadino ad adeguate prestazioni sanitarie sancito dall’ articolo 32 della Costituzione. Altrettanta preoccupazione – afferma Singetta – desta la decisione di eliminare l’istituto della ‘Pronta disponibilità telefonica’, servizio che consente a tutti i cittadini di poter contattare il proprio medico di fiducia anche al di là dell’orario di lavoro ordinario. Il rischio concreto è quello di privare i più bisognosi di un servizio essenziale, caricando la struttura sanitaria di ricoveri impropri ed evitabili con la relativa spesa, tra l’altro, notevole considerando il costo giornaliero delle degenze. Pertanto – conclude Singetta – invito la Giunta regionale a tenere nella giusta considerazione questi problemi, vagliando anche le proposte alternative”.