“Se la sanità lucana – afferma Napoli – supera l’esame del bilancio, non rischiando un commissariamento, come accaduto per altre regioni meridionali, non vuol dire che il sistema funzioni. Il neo – assessore ha al vaglio nuove soluzioni per la ristrutturazione del sistema che consenta equilibrio e riduzione della spesa regionale, evitando tagli attraverso una razionalizzazione dei servizi. Piani ambiziosi che la passata Giunta regionale non è mai riuscita a completare perdendosi nei soliti meandri degli apparati clientelari e burocratici di un sistema che non riesce a rispondere alle esigenze dei cittadini lucani”.
“La forte emigrazione sanitaria – continua Napoli – rappresenta un grave handicap per l’intero comparto. Gli effetti di tale fenomeno si riverberano in una scarsità di risorse da reinvestire per migliorare la qualità dei servizi da offrire all’utenza, ma anche nella gamma degli stessi. Le lunghe liste di attesa per l’erogazione di prestazioni sanitarie importanti e che richiedono tempestività, rappresentano un evidente declassamento delle nostre strutture sanitarie che non riescono a far fronte alle richieste di quei cittadini che, non potendo rivolgersi a strutture private, devono necessariamente sopportare tempi inaccettabili”.
“Far quadrare i bilanci – conclude Napoli – è sicuramente un parametro importante nella gestione dei servizi sanitari ma, se guardiamo alla qualità ed alla quantità, riscontriamo forti responsabilità politiche per quanto concerne il mancato miglioramento dell’offerta sanitaria che, da questo punto di vista, non ha mai consentito quel salto di qualità fondamentale per rispondere alle reali esigenze della regione”.