(ACR) SANITA’, MAZZEO: QUALI I SERVIZI DA EROGARE OLTRE I LEA?

In premessa, Mazzeo Cicchetti ricorda che “i Lea (Livelli esenziali di assistenza sanitaria), sono le prestazioni e i servizi che il Servizio nazionale è tenuto a garantire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di un ticket e sono organizzati in tre settori: prevenzione collettiva e sanità pubblica, assistenza distrettuale e assistenza ospedaliera. Le novità introdotte -continua Mazzeo – fra cui l’aggiornamento degli elenchi delle malattie rare e croniche per cui sono previste un’assistenza specifica e l’esenzione dal ticket, riguardano tutti e tre i settori in cui sono organizzati i Lea”.

“Nell’ambito dell’assistenza ospedaliera – afferma l’esponente di Idv – le principali novità sono l’incentivazione dell’analgesia epidurale nel corso del travaglio e del parto naturale e l’inclusione della diagnosi neonatale della sordità congenita e della cataratta congenita. Inoltre, vengono aumentati da 43 a 108 gli interventi ospedalieri da effettuare preferibilmente in regime di day hospital anziché in ricovero ordinario. Per quanto riguarda la prevenzione collettiva e la sanità pubblica – aggiunge – la novità più rilevante è l’introduzione della vaccinazione anti papilloma virus umano (Hpv), il virus responsabile del cancro alla cervice uterina, per tutte le ragazze tra l’undicesimo e il dodicesimo anno di età (circa 280 mila ogni anno). Fra le novità relative all’assistenza distrettuale, infine, ci sono l’introduzione di diverse prestazioni per la diagnosi o il monitoraggio di malattie rare, una nuova definizione delle visite specialistiche definite per ciascuna branca, l’introduzione di nuovi ausili informatici per i portatori di gravi disabilità e una nuova articolazione per le cure domiciliari e l’assistenza distrettuale semiresidenziale e residenziale”.

Mazzeo fa rilevare che “tuttavia, oltre alle prestazioni incluse nei Lea, è previsto che le singole Regioni possano stabilire ulteriori prestazioni da erogare con stanziamenti propri. Di qui – conclude il consigliere – l’esigenza di conoscere natura, quantità e qualità di tali prestazioni”.

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