(ACR) ROSA (PDL): TRASPARENZA NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

“Questa settimana – ricorda Rosa – insieme con il collega consigliere, Mariano Pici, ho inviato una lettera aperta ai presidenti della Giunta e del Consiglio regionali, Vito De Filippo e Vincenzo Folino, su alcuni temi riguardanti il funzionamento della Pubblica amministrazione, nella fattispecie, il massimo Ente territoriale. Ribadisco sempre – aggiunge – che un’efficiente burocrazia è essenziale per poter attuare le politiche pubbliche, le decisioni della ‘politica’. Sono persuaso che uffici pubblici funzionanti e validi operatori siano una grande risorsa per la nostra Basilicata e che la loro professionalità e competenza vada valorizzata. Si devono creare le opportunità affinché il loro lavoro possa sempre migliorare anche con l’ausilio delle nuove tecnologie. Nella lettera sostenevo e ancora sostengo – sottolinea Rosa – con convinzione che prima di riforme, norme, leggi o qualunque atto amministrativo, per modernizzare la Pubblica amministrazione necessita una ‘rivoluzione culturale’ dell’apparato burocratico, improntando il rapporto con i cittadini su canoni di cortesia, trasparenza, professionalità e dovere istituzionale. Ed i primi a dare l’esempio dobbiamo essere, innanzitutto, noi eletti, gli amministratori e la dirigenza pubblica, poiché abbiamo il dovere morale di assumerci le responsabilità e di esseri i primi ad avere comportamenti improntati sulla correttezza istituzionale e sulla trasparenza”.

“In merito alla trasparenza – riferisce il consigliere Rosa – ho presentato un’interrogazione a risposta scritta riguardante lo schema di contratto di lavoro dei dirigenti generali dei dipartimenti della Regione Basilicata. I vecchi schemi di contratto, approvati nel 2009, prevedevano un’autodichiarazione dove chi assumeva questo importante e ben retribuito incarico sottoscriveva una clausola che riporto integralmente: “di non avere rapporti di lavoro alle dipendenze di altre pubbliche amministrazioni, di non avere incompatibilità e di non avere interessi finanziari che possano mettere in conflitto di interessi con i compiti dell’incarico di Dirigente Generale e di non avere parenti entro il quarto grado o affini entro il secondo o conviventi che esercitano attività politiche, professionali o economiche che li pongano in contatti frequenti con l’ufficio che dovrà dirigere o che siano coinvolte nelle decisioni o nelle attività inerenti l’ufficio”. Questo – specifica Rosa – all’atto del conferimento dell’incarico e per il futuro. Cosa curiosa – sottolinea l’esponente del Pdl – il nuovo schema di contratto approvato con la delibera di Giunta n. 753 del 3 maggio 2010, non prevede più questa importante clausola di trasparenza e di impegno personale ad evitare conflitti di interesse. Spero che si tratti solo di un errore materiale nella stesura della delibera citata. In ogni caso – comunica il consigliere – ho chiesto spiegazioni al Presidente della Giunta delle eventuali motivazioni amministrative, giuridiche e politiche che hanno portato ad eliminare questa autodichiarazione. Se si afferma, come si legge nella relazione programmatica del Governatore, che la ‘trasparenza amministrativa ‘ è un caposaldo di questa maggioranza – conclude Rosa – credo che, oltre a dare una veloce risposta a questa mia interrogazione, sia doveroso un’approfondita, immediata e ‘trasparente verifica”’ se, con le nuove nomine dei Direttori generali, non si siano creati dei conflitti di interessi”.

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