(ACR) ROSA E PICI (PDL) SU CENTRO ACCOGLIENZA PALAZZO S. GERVASIO

“La visita della delegazione del Comitato Parlamentare Shengen-europol-immigrazione guidata dall’on Margherita Boniver e di cui è membro anche il deputato lucano, Vincenzo Taddei, al Centro di Accoglienza per gli Immigrati di Palazzo San Gervasio, avvenuta il 15 luglio, ha segnato una brutta macchia per l’immagine della nostra regione, da sempre terra di emigranti, prima con le valigie di cartone, ora con master e specializzazioni”. E’ quanto affermano i consiglieri regionali del Pdl, Gianni Rosa e Mariano Pici.

“Lo stato di degrado di questo centro – sottolineano i consiglieri – che è apparso agli occhi dei parlamentari è stato uno schiaffo alla civiltà, alla cultura dell’assistenza, ai requisiti minimi di ospitalità che una nazione avanzata deve poter dare a chi viene a svolgere lavori duri, ormai evitati dai nostri connazionali. Trovare un capannone industriale senza servizi igienici idonei, senza tubi di acqua, senza nulla per poter ospitare in modo civile, non è stato certo un buon biglietto da visita che la Regione Basilicata ha dato alla Commissione ospitata. E’ una storia che si ripete da 11 anni, da quando quell’area sequestrata fu destinata ad accogliere gli stagionali della raccolta di pomodoro. Da allora, è sempre emergenza, una situazione che, nonostante, i soldi stanziati dalla Regione non ha mai trovato una soluzione idonea con standard quanto meno vivibili. Questa è la domanda principale – riferiscono Rosa e Pici – che abbiamo posto nell’interrogazione, al presidente Vito De Filippo, ed all’ssessore competente, Attilio Martorano. Vale a dire – specificano – quale l’effettiva somma spesa negli anni 2000/2010 per la gestione del Centro di Accoglienza di Palazzo San Gervasio e per quali motivi la Regione Basilicata dopo ben 11 anni non ha investito risorse per colmare le carenze infrastrutturali evidenziate”.

“La zona del Vulture e del lavellese – dicono Rosa e Pici – è l’ultima tappa del ‘tour’ del pomodoro da anni, non lo scopriamo oggi, si sa che arrivano centinaia di lavoratori stagionali dalla limitrofa Puglia, un ‘rito produttivo’ che si ripete ogni anno, come ogni hanno si ripete l’emergenza in quelle aree ed in quel centro che, nato per ospitare 200 persone, è arrivato a punte di 1400 lavoratori stipati e costretti, spesso, a dormire fuori nei cortili. La retorica dell’accoglienza e del falso buonismo regnano e quando qualcuno prova a regolare i flussi migratori – aggiungono – si grida al razzismo o al Governo xenofobo, ma poi nella ‘rossa’ e democratica Basilicata gli immigrati si fanno vivere in veri ‘lager”’ senza servizi igienici e in condizioni disumane”.

“De Filippo attivi subito un tavolo con le associazioni di categoria, con gli operatori economici e con le istituzioni statali per trovare una soluzione a breve termine per il 2010, ma che ponga le basi per risolvere definitivamente la questione dell’accoglienza degli stagionali. Segua – concludono – anche il consiglio dell’on. Vincenzo Taddei di interloquire con il governatore Vendola, poiché è da quella regione che si riversano in massa i lavoratori stagionali in Basilicata. Finiamola con il falso buonismo da vecchi internazionalisti e diamo seguito a politiche dell’emigrazione degne di un Paese avanzato e civile per chi viene a lavorare in regola in Basilicata”.

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