“I dati emersi dal rapporto sullo stato dell’economia regionale da parte della Camera di commercio, purtroppo confermano che i timidi segnali di ripresa a livello generale e nel sud, compreso la nostra regione, sono solo percepiti e non stanno determinando pari effetti sul versante occupazionale. Anzi, si rischia di avere un anno, il 2010, ancora con dati fortemente negativi rispetto allo stesso 2009”.
Lo dichiara il consigliere regionale Giannino Romaniello (Sel) commentando i dati diffusi in occasione della giornata dell’economia. “Siamo di fronte alla conferma che le politiche liberiste di questi ultimi anni con l’affidarsi ad un mercato senza regole – ha sottolineato il consigliere – hanno prodotto effetti devastanti sul sistema globale delle relazioni e degli scambi recuperabili solo attraverso una inversione nella definizione delle priorità e delle azioni da mettere in campo da parte dei governi. Servono politiche anticicliche imperniate sulla valorizzazione della produzione di beni materiali ed immateriali capaci di rilanciare i consumi delle famiglie. La politica speculativa e di finanziarizzazione dell’economia, attuata dal sistema mondiale delle banche, ha prodotto questa crisi che subita soprattutto dalle economie più deboli con effetti devastanti sui ceti meno ambienti a causa della distruzione di lavoro”.
“Nel nostro paese – continua Romaniello – è il Mezzogiorno a pagare il prezzo maggiore considerata la sua debolezza produttiva che sta diventando sempre più strutturale anche per l’assenza di politiche mirate in tema d’innovazione, ricerca e valorizzazione delle potenzialità del territorio. Territorio che mantiene un forte divario infrastrutturale per le scelte nordiste di questo Governo. Assenza di politiche industriali adeguate, destrutturazione del sistema dei diritti e del mercato del lavoro, lavoro nero e sommerso sono gli ingredienti che rendono incerto il futuro di tante famiglie e giovani del Mezzogiorno”.
“I dati sulla disoccupazione, il numero di ore di cassa integrazione, l’aumento di lavoratori in mobilità – dichiara altresì il consigliere – impongono al centrosinistra di Basilicata di assumere il tema del potenziamento degli strumenti di sostegno al reddito, unitamente alla definizione di nuovi strumenti di sostegno alle imprese, in particolare a quelle medio piccole e al mondo dell’artigianato, quali punti centrali dell’azione politica ed amministrativa in questo avvio di legislatura”.
“Selezionare le priorità nell’allocazione delle risorse in un rapporto di forte coinvolgimento delle rappresentanze sociali e territoriali, superando il vecchio modello di relazioni fra impresa e politica, garantire trasparenza e pari opportunità nell’accesso al lavoro e agli strumenti di incentivazione e sostegno alle imprese, e ancora implementare le azioni di rafforzamento della rete di servizi alle persone – conclude Romaniello – possono far crescere la fiducia nei lucani in un nuovo ciclo positivo per la nostra regione. Regione che gli indicatori socio-economici attuali annoverano fra quelle a maggior rischio ripresa”.