(ACR) ROMANIELLO (SEL): IMPORTANTI RISULTANZE DAL CONGRESSO CGIL

“Il congresso nazionale della Cgil, che fa seguito di qualche settimana a quello regionale della Basilicata, ha l’indubbio merito di rimettere al centro dell’agenda politica il lavoro e se il lavoro non torna al centro della scena pubblica la sinistra non potrà ritornare ad essere punto di riferimento per categorie sociali ai margini del mercato del lavoro come di quanti difendono il posto di lavoro”. E’ quanto sostiene il consigliere regionale Giannino Romaniello (Sel) sottolineando che “va condivisa la proposta di Guglielmo Epifani per un piano straordinario per il lavoro e l’occupazione fatto da tre componenti: uno stimolo importante e mirato di carattere fiscale agli investimenti in ricerca, innovazione e formazione nella filiera manifatturiera, unica possibilità per conservare in valore quello che si perde in quantità prodotta e venduta nei mercati internazionali; un allentamento del patto di stabilità degli enti locali soprattutto in rapporto ai lavori di messa in sicurezza di campagne, quartieri e città, di riconversione ecosostenibile, di risparmio energetico di abitazioni, uffici, impianti industriali; una riapertura del turn over nella scuola, nell’università, nelle pubbliche amministrazioni almeno per tre anni, allo scopo di favorire nelle forme corrette l’ingresso dei giovani laureati e diplomati chiudendo anche tutte le sacche di precariato ancora esistenti”.

“Sono indicazioni che – aggiunge Romaniello – devono vedere impegnati Giunta e Consiglio regionale a tradurre in provvedimenti da trasferire sul nostro territorio attraverso l’analisi specifica di settori, aree territoriali come anche emerso dal confronto con Cgil-Cisl-Uil in occasione della stesura del programma del centro sinistra e ampiamente dibattute nei congressi regionali ed in specifico quello della Cgil lucana. Non è più il tempo di Patti per il Lavoro, quanto piuttosto, di aprire una nuova stagione di relazioni e la messa in atto di strumenti ed azioni efficaci che contengano obiettivi definiti da raggiungere sul versante del lavoro in proporzione alle risorse impegnate, a partire dalla lotta al lavoro sommerso e per il superamento di quello precario che rappresentano la faccia della stessa medaglia del mercato lavoro che Governo e Confindustria vorrebbero sottrarre a regole certe e di garanzia per i diritti dei lavoratori”.

“La situazione di gravissimo disagio sociale che si registra in Grecia con le manifestazioni di piazza di questi giorni – conclude il consigliere di Sel – dovrebbe far riflettere uomini di Governo, economisti illuminati e i falchi della Confindustria. Tutto ciò carica di responsabilità la sinistra tanto piu’ in tempi di inquietudine, crisi, incertezza politica, sociale, culturale, economica, chiamata a rimettere in piedi il cantiere dell’alternativa al berlusconismo”.

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