“La delibera con la quale il Comune di Venosa ha approvato un aumento del prezzo di conferimento dei rifiuti alla discarica del suo Comune crea un disagio sociale che non può restare senza ulteriori azioni”. E’ quanto afferma il consigliere regionale di FI-PDL, Nicola Pagliuca, il quale sottolinea che “nel caso di alcuni Comuni e, in modo particolare di Melfi e Lavello, si tratta dell’aumento della tassa da 110 euro/tonnellata di rifiuto a 165 euro/tonnellata di rifiuto, con un incremento del 60%. Incremento che i Comuni, in sede di formazione del nuovo bilancio di previsione, dovranno riversare sui cittadini sotto forma di aumento della TARSU.
Non mettiamo in discussione le pur valide ragioni che hanno indotto il Comune di Venosa ad operare in tal senso, come quella dei costi di ampliamento dell’attuale sito di discarica e l’utilizzo straordinario della viabilità comunale. Tuttavia riteniamo assurdo procedere, in un periodo di crisi dell’economia delle famiglie, come quello attuale, ad un incremento così eclatante del costo di smaltimento dei rifiuti. Tra l’altro, proprio le comunità in parola, di Melfi e Lavello, sono quelle che ‘ospitano’, nei fatti, il termodistruttore Fenice. Impianto che determina non pochi problemi di compatibilità ambientale e di disagio per quelle comunità”.
“Pertanto – dichiara Pagliuca – chiediamo che urgentemente si convochi un tavolo regionale con i sindaci dell’area nord, la Provincia e la Regione per definire un sistema di impegni certi che veda la Regione contribuire alle spese per l’allargamento della discarica e la Provincia per la manutenzione della viabilità di servizio alla discarica. La lentezza con la quale si sta procedendo alla riforma degli ATO rifiuti è la causa principale di un problema come questo che vede come uniche vittime, della incapacità politico-burocratica, i cittadini”.
“Non è possibile – conclude il consigliere – che, a distanza di oltre 1 anno dall'abolizione degli ATO provinciali e dall'approvazione della riforma consistente nell’attivazione dell’ATO unico regionale, tutto sia ancora in alto mare, rimettendo una gestione delicata come quella della raccolta e smaltimento dei rifiuti alla mercé di sporadiche e autonome iniziative”.