“L'inaugurazione del nuovo ponte attrezzato e le imminenti realizzazioni di opere di mobilità verticale, rimandano ad una conferma positiva delle azioni messe in campo da questa Amministrazione comunale e dal lavoro meticoloso e certosino dell’assessore alla mobilità urbana, Pietro Campagna, richiamando la positiva intuizione degli anni 80’ e la convinta e tenace azione di riorganizzazione del sistema (scale, parcheggi, aree di scambio, nuovi bus) del compianto assessore Locatelli”. E’ quanto sostenuto dal consigliere regionale e segretario cittadino dei Popolari uniti, Luigi Scaglione.
“In questa direzione, i Popolari uniti – continua Scaglione – hanno voluto in più occasioni, lanciare il segnale di una naturale e normale evoluzione del sistema di mobilità che significa migliore qualità della vita, facilità di movimento, risparmio economico e qualità ambientale per una città chiamata a dare risposte ai bisogni di una intera comunità come si ricordava stamane anche sulla stampa locale e per la quale, in più occasioni, noi abbiamo dato il pieno sostegno anche a livello regionale. E’ anche vero, che tutto questo non basta proprio per evitare che restino gusci vuoti grandi opere a servizio di una comunità regionale tutta e dunque anche di quella potentina. Non è un caso che più volte ci siamo interrogati sul futuro che la mobilità potentina ha o meglio, cerca di avere, partendo dalla mole di investimenti che in questi ultimi anni hanno posto al centro dell’attenzione, la criticità di un sistema viario urbano, troppe volte individuato come protagonista di paralisi, ritardi, ingorghi che finiscono con il pesare sulla qualità della vita cittadina. Ma spesso, ci si dimentica che siamo in presenza di una città che svolge funzioni di servizio ed ogni giorno risponde ai bisogni di un intero territorio regionale. Come da interpretare è il ruolo che il sistema di trasporto su gomma integrato con tutto il resto, dovrà avere in attesa di definire la nuova gara di affidamento dei servizi che salvaguardi i posti di lavoro ed immagini o persegua nuovi obiettivi in prospettiva dei servizi. Gli investimenti, però, tardano a dare i loro frutti e, dunque, attraverso un’analisi completa dei progetti in essere e di quello che verrà in futuro, si punterà a comprendere quali effetti potranno avere i sistemi di trasporto verticale anche con i suoi riflessi nella mobilità da e verso il centro storico, quale funzione deve avere la prossima fondovalle di collegamento tra via Appia e via Betlemme e soprattutto quale ruolo attribuire al progetto di nuova metropolitana da integrare con le aree di sosta e con il progetto di superamento dei passaggi a livello di Rione Risorgimento”.
“E’ necessario ripartire – conclude Scaglione – dai finanziamenti per riavviare il progetto della tangenziale e se non torna utile rivedere il senso di una nostra vecchia idea, quella della mediana, capace di legare la fondovalle di Santa Lucia con l’area universitaria ed ospedaliera. Ma capire anche quando sarà operativo il progetto di nuova mobilità e di nuovo trasporto pubblico evitando di fare prevalere il pessimismo di chi immagina tempi biblici per realizzare opere a servizio non solo di una città ma anche di un intero territorio regionale”.