(ACR) PIENO SOSTEGNO DI ROMANIELLO (SEL) A MANIFESTAZIONE CGIL

“Di fronte ad una manovra economica del governo che non e’ altro che una feroce tassazione dei ceti medi e popolari del Paese, oltre che una nuova “mazzata” alle possibilità di ripresa di sviluppo ed occupazione al Sud, fa bene la Cgil, con la manifestazione nazionale del pubblico impiego di oggi a Roma e con la proclamazione dello sciopero generale per il 25 giugno prossimo, a non abbassare la testa”. E’ il commento del consigliere regionale Giannino Romaniello (Sel), che motiva l’adesione di Sinistra Ecologia e Libertà alle due iniziative decise dalla Cgil “con una nuova, forte critica alla manovra finanziaria messa in piedi dal governo, definita ‘di macelleria sociale’, ed un invito all'intero centrosinistra a ricercare le ‘contromisure’ per rilanciare la proposta della sinistra da 'ricollegare con il popolo’”.

“La manovra finanziaria varata dal Governo – evidenzia Romaniello – è iniqua ed inefficace perché non agisce sulle cause della crisi e ne fa pagare il prezzo soprattutto ai lavoratori pubblici e alle Regioni ed Enti Locali. E’ evidente che questa strategia punta a ridurre progressivamente il ruolo dell’economia pubblica, l’esigibilità dei diritti di cittadinanza, il controllo pubblico delle attività private. La crisi diventa così lo strumento per accentuare il liberismo del centro-destra ed accelerare il percorso verso l’autonomia delle leggi di mercato( va in questa direzione anche la proposta della revisione dell’art. 41 della Costituzione). Noi siamo invece convinti che in tempo di crisi bisogna rafforzare lo stato sociale, investire nella scuola, l’università, la ricerca, la capacità programmatoria delle istituzioni pubbliche e salvaguardare l’occupazione pubblica per contrastare la perdita di posti di lavoro; bisogna cercare le risorse tagliando la spesa pubblica sbagliata (spese militari, Ponte sullo stretto di Messina etc) e tassando le rendite, i patrimoni, le transazioni finanziarie e il consumo delle risorse naturali”.

“Esattamente il contrario di quello che propone la manovra finanziaria – conclude Romaniello – che perciò va respinta con la più ampia mobilitazione possibile. Oggi per questo Sel è in piazza con gli insegnanti, i medici, gli infermieri, gli impiegati ed i dirigenti pubblici, con tutti quelli che chiedono rispetto per il proprio lavoro ed i diritti dei cittadini. Ma – aggiunge Romaniello – per realizzare un ''punto di svolta” nelle politiche di welfare che vengono sostanzialmente smantellate c’è bisogno che l'intero schieramento di centrosinistra, in particolare il Pd, ritrovi un fronte comune tanto più che l’Italia e’ un Paese che vede andare in scena il bavaglio sul diritto dell’informazione e di raccontare gli scandali”.

    Condividi l'articolo su: