(ACR) PALAZZO, MOLLICA E BARBUZZI: GESTIONE AMBIGUA FONDI POIS

“La prima volta che non si deve rincorrere l’emergenza, il Comune di Palazzo San Gervasio assume un atteggiamento ambiguo”. Lo dichiarano gli esponenti di Mpa, il consigliere regionale Francesco Mollica, ed il capogruppo al Comune, Michele Barbuzzi

“Con delibera n. 1089 del 2010 – ricordano Mollica e Barbuzzi – la Giunta ha approvato nell’ambito dei Piani di offerta integrata di servizi (Pois) di cui alla delibera di Giunta regionale n. 744 del 5 maggio 2009 uno stanziamento di 190.000 euro, individuando quale capofila il Comune di Palazzo. Questi 190.000 euro, come da delibera sopra menzionata, sarebbero dovuti essere così suddivisi: 100.000 euro per la gestione dell’area sita in Contrada Piani e 90.000 euro per la requisizione di strutture alberghiere all’interno del Comune di Palazzo San Gervasio vista la nota di quest’ultimo del 19 maggio 2010. In questa nota – specificano gli esponenti di Mpa – il Comune di Palazzo San Gervasio ‘liquidava’ il Progetto dell’Ambito Territoriale di Zona denominato ‘Agenzia sociale per la casa’, menzionando e proponendo la requisizione dell’ex Hotel Ester”.

“L’ “Agenzia sociale per la casa” – spiegano Mollica e Barbuzzi – è un progetto d’ambito territoriale secondo il quale i Comuni appartenenti all’ambito stesso, la Provincia di Potenza, la Regione Basilicata, e l’Ater, in collaborazione con le parti sociali e le associazioni di volontariato, avrebbero dovuto requisire e recuperare le case sfitte e/o dei centri storici. Questi appartamenti dovevano servire come alloggio per i lavoratori extracomunitari stagionali. In merito a tale progetto – continuano – il Comune di Palazzo San Gervasio fece un Bando pubblico, ma non pubblicizzato, al quale partecipò un unico cittadino. Considerata la mancata applicazione del progetto si decise di proporre la requisizione dell’albergo Cautela (ex Hotel Ester), proposta accolta ed approvata con la delibera regionale sopra citata. Nell’ultimo Consiglio comunale del 6 luglio 2010, come per incanto, l’Hotel Ester non viene più menzionato, lasciando ampio spazio alle case sfitte ed agli affittuari di Palazzo San Gervasio, apparse improvvisamente grazie alla costituzione, il 21 giugno 2010, di una nuovissima associazione denominata, guarda caso, “Associazione Agenzia sociale per la casa onlus”. Quest’ultima, facendo propria l’idea del progetto dell’Ambito Territoriale, ha proposto in Consiglio comunale la ‘ri-approvazione’ del progetto stesso (non più in ambito territoriale ma solo all’interno del Comune di Palazzo San Gervasio) strettamente sponsorizzato, però, dalla neo associazione con un preventivo di spese gestionali pari, ancora guarda caso, a 90.000 euro. Tale proposta non è stata soltanto approvata, ma anche resa immediatamente esecutiva dal sindaco, Federico Pagano, e dalla maggioranza trasversale, tagliando fuori ogni accordo preso con la Regione Basilicata, con la Provincia, con l’Ater e non tenendo conto della delibera di Giunta regionale n. 744 del 5 maggio 2009”.

“Nulla, invece, ci è dato sapere – affermano Mollica e Barbuzzi – a proposito dell’area sita in Contrada Piani che viene chiusa e aperta secondo linee guida sconosciute. Quindi, con i tempi necessari per poter redigere un progetto organico relativo ai sistemi di assistenza-accoglienza nel campo dove i lavoratori saranno utilizzati ed in strutture per la permanenza. La cosa che non si riesce a comprendere è cosa il Consiglio comunale, sulla materia specifica, voleva realizzare. Non si sa se l’Amministrazione abbia realmente un progetto. La verità che viene fuori – concludono Mollica e Barbuzzi – è quella di dare adesso ad altre istituzioni, quando queste sono in ritardo e, invece, quando si hanno a disposizione i fondi si litiga per gestirli, qualche volta in maniera almeno discutibile con danno alle politiche sociali”.

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