(ACR) PAGLIUCA (FI-PDL) SU QUESTIONE RIFIUTI A TITO SCALO

“L’audizione tenutasi in Quinta Commissione, riguardante l’inquinamento del sito industriale di Tito scalo che ha visto la partecipazione dell’assessore all’Ambiente, Vincenzo Santochirico, è stata la migliore risposta alle accuse rivolte, in modo ingeneroso dal capogruppo del Pd, Erminio Restaino, al Presidente dell’organismo, Sergio Lapenna”. A sostenerlo è il presidente del gruppo regionale di Forza Italia verso il Pdl, Nicola Pagliuca.

“La serietà con cui è stata svolta l’audizione – aggiunge Pagliuca – e le problematiche affrontate, nel solo interesse delle aziende collocate nell’area industriale e dei cittadini lucani, a cui va riconosciuto il diritto di vivere in un ambiente sano, sono la conferma di quanto appena detto. L’assessore Santochirico, nella sua relazione, ha evidenziato la genesi e la portata dell’inquinamento presente nell’area industriale di Tito, anche se, dalla ricostruzione fatta, mancavano gli opportuni riferimenti all’inquinamento provocato dai rifiuti della Siderpotenza e dai fanghi dell’impianto di depurazione. La preoccupazione che una questione così importante non venga emarginata, come una questione meramente burocratica, è tutta e tuttora persistente, mentre i rischi legati all’ambiente ed alla salubrità del territorio non possono più attendere. Ho sottolineato con forza che non è possibile porre a carico delle imprese, operanti in lotti industriali acquistati in buona fede dal Consorzio Asi, i costi della caratterizzazione e successiva bonifica dei siti stessi. E’ necessario che questo argomento – sostiene Pagliuca – ormai ‘caldo’ nell’opinione pubblica, venga finalmente portato a soluzione, onde consentire, a quell’area industriale, di poter continuare ad essere un faro d’attrazione per l’area interna ed a ridosso del capoluogo della regione Basilicata, e non motivo di preoccupazione per tutti coloro che quotidianamente operano e/o vivono in quell’area e per tutti i cittadini che potrebbero essere colpiti attraverso la catena alimentare”.

“Ho fatto anche presente – precisa Pagliuca – la inopportunità che la Regione, seppur in altra epoca (inizi anni ’90), abbia potuto realizzare, in un sito già inquinato dalla presenza devastante della ex Liquichimica, la collocazione dei residui ferrosi della Siderpotenza ed il deposito dei fanghi del depuratore di Potenza. La non completa inertizzazione di quei fanghi è fonte di inquinamento e di instabilità degli stessi, ampiamente documentata nelle recenti denunce proposte in ogni sede. In conclusione, pur dando atto degli sforzi attualmente in corso per arrivare alla definizione della problematica, l’auspicio è che si possa completare in fretta ogni tipo di accertamento per arrivare alla bonifica totale del sito, senza oneri a carico degli imprenditori operanti nell’area”.

“Al collega Restaino, pertanto – dice Pagliuca – non mi resta che ribadire di come l’attività istituzionale svolta sia la risultanza di una sollecitazione pervenuta in Quinta Commissione dal Sindaco di Tito che, in modo precauzionale, ha dovuto assumere iniziative forti, quali quella dell’ordinanza per la inutilizzabilità dell’acqua del torrente Tora. Mi sarei aspettato, dal collega Restaino, la stessa preoccupazione per altri provvedimenti, anche questi assunti a ridosso della prossima competizione elettorale regionale, che meglio si confanno all’esercizio della tecnica clientelare, quali lo spostamento del termine per la selezione del concorso per 78 posti di lavoro presso l’Ente Regione, o il provvedimento dei tirocini formativi e così via. L’invito che gli rivolgo – conclude l’esponente di Fi-Pdl – e che rivolgo a tutti noi consiglieri regionali, è quello di continuare a svolgere fino alla fine del mandato il nostro ruolo di rappresentanti delle Istituzioni, con la serenità che ha caratterizzato i rapporti tra maggioranza ed opposizione”.

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