(ACR) OSP. TINCHI, VENEZIA: DE FILIPPO SI SOTTRAE AL CONFRONTO

Il consigliere regionale del Pdl lamenta la mancata discussione di una mozione sulla situazione del nosocomio del Metapontino, rinviata alla prossima seduta

In occasione dell’apertura dei lavori del Consiglio regionale di oggi, il consigliere regionale Mario Venezia (Pdl), insieme ad altri dieci consiglieri, ha presentato una mozione inerente “la grave situazione dell’ospedale di Tinchi, in fase di smantellamento da parte della Giunta regionale”. Lo rende noto lo stesso consigliere, specificando che la mozione impegnava il presidente De Filippo e l’intera Giunta “ad interrompere immediatamente l’opera di smantellamento dell’ospedale di Tinchi ed a varare urgentemente un nuovo piano di riordino sanitario che riesca ad interpretare le rali esigenze delle popolazioni lucane e riesca a contenere la spesa utilizzando le risorse derivanti per una sanità di eccellenza adeguata ai tempi moderni”.

Nella mozione presentata da Venezia si sottolinea che “il contenimento della spesa può essere conseguito anche mediante l’eliminazione di voci che non hanno più alcuna giustificazione, come ad esempio la esternalizzazione di servizi ospedalieri che potrebbero essere effettuati intramoenia”. Inoltre si denuncia “la crescita esponenziale del fenomeno dell’emigrazione sanitaria lucana, che crea pesanti ripercussioni a danno dei pazienti e delle loro famiglie. Solo nel corso del 2008 per le sole aziende sanitarie di Matera e Venosa, il saldo del valore economico tra mobilità passiva e mobilità attiva risulta essere stato pesantemente negativo e pari a 5,4 milioni di euro”.

La mozione “ha ottenuto la maggioranza dei voti per essere iscritta all’ordine del giorno – afferma ancora Venezia – ma la discussione è stata rinviata alla prossima riunione del Consiglio regionale dopo l’intervento del presidente De Filippo, il quale praticamente ha chiesto tempo dimostrando di non conoscere il problema e quindi la totale distanza dalle difficoltà che caratterizzano la quotidianità dei lucani, costretti a sopportare un’offerta sempre più carente nei servizi essenziali quali quelli della sanità”.

Venezia definisce inoltre “sconcertante il comportamento dell’assessore Martorano, sempre più ‘assessore fantasma’, che per tutto il tempo della discussione è rimasto totalmente indifferente al problema senza mai prendere la parola ed intervenire nella discussione”.

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