(ACR) NUCLEARE, DI SANZA: NO A COLONIZZAZIONE NOSTRI TERRITORI

Il Consigliere regionale del Pd, Antonio Di Sanza, interviene sul rischio “nucleare” in Basilicata.

“A quanto pare – dichiara Di Sanza – al Governo nazionale non interessa che ben 11 Regioni, compresa la Basilicata, abbiano impugnato davanti alla Consulta la legge ‘Sviluppo’ con cui si stabilisce che l’Esecutivo possa decidere autonomamente la localizzazione degli impianti nucleari e dei siti per l’estrazione degli idrocarburi, sostituendosi alle Regioni interessate in caso di disaccordo; al Governo non interessa che la Conferenza Stato – Regioni ha espresso un parere nettamente contrario sullo schema di Decreto Legislativo che riguarda la ‘localizzazione e realizzazione di impianti nucleari’ con cui si disciplinano procedure e criteri per la individuazione dei siti ove ubicare le Centrali ed il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi; al Governo non interessa che la Regione Basilicata ha giustamente stabilito all’interno del proprio Piano di indirizzo energetico e ambientale che, in assenza di intesa fra lo Stato e la Regione Basilicata, nel territorio lucano non potranno essere installati impianti di produzione di energia elettrica nucleare, di fabbricazione del combustibile nucleare, di stoccaggio del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi, nonché di depositi di materiali e rifiuti radioattivi”.

“Tutto questo al Governo nazionale non interessa, anzi dimentica troppo spesso – sottolinea Di Sanza – l’applicazione di quei principi di federalismo e di sussidiarietà che sostiene di voler attuare. Questa iniziativa legislativa, quindi, è esattamente l’esatto contrario di quanto i partiti di maggioranza vanno sostenendo nei vari talkshow televisivi. Di fronte a questi atti gravi e preoccupanti, il popolo lucano deve continuare a tenere alta la guardia ed essere pronto a partecipare a tutte le iniziative utili a contrastare una volontà politica che si basa sull’assurdo presupposto secondo il quale ‘inquinare’ la nostra Regione, per le sue dimensioni e la sua densità di popolazione, sarebbe il male minore. I segnali – conclude Di Sanza – che giungono da Roma non sono dei migliori e, purtroppo, potrebbe non essere sufficiente il grande impegno del presidente De Filippo, né quello dei parlamentari del Pd, né la scelta politica del centro sinistra chiara e netta di puntare sulle energie rinnovabili, a fermare l’inconcepibile ed arrogante ‘colonizzazione’ dei nostri territori”.

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