(ACR) NAPOLI: ORMAI FORTE IL CONNUBIO TRA AMBIENTE ED INQUINAMENTO

“L’inquinamento del fiume Agri – dice Napoli – determinato dal non funzionamento dei depuratori di alcuni Comuni dell’area che scaricano i liquami fognari senza nessun tipo di filtro è scandaloso e inaccettabile. Da più parti è stato evidenziata la grave situazione in cui versano il fiume Agri e la diga del Pertusillo che ne riceve le acque. Tutto questo, mentre – prosegue Napoli – gli amministratori regionali tacciono sulle questioni che riguardano la messa a norma dei depuratori la cui gestione e responsabilità è di Acquedotto Lucano. Lo stesso direttore dell’Arpab, Vincenzo Sigillito, – continua Napoli – ha ammesso, rispondendo nel corso di una intervista televisiva, che, effettivamente, il fiume Agri è inquinato e che esistono dei problemi causati dai depuratori. La diga del Pertusillo riceve, dunque, acque non trattate e, non è certo una giustificante per lo stato di inadempienze strutturali e, quindi, ambientali il fatto che, l’acqua dell’invaso, venga successivamente depurata prima nella rete idrica potabile. Non si può più consentire – afferma Napoli – che il lago lucano del Pertusillo diventi un’enorme vasca che riceve elementi fluidi e non solo, di ogni ordine e tipo”.

“E’ opportuno che l’Assessore all’Ambiente – dichiara Napoli – il cui dipartimento ha, tra le altre mansioni, quella importante della tutela del territorio, dia risposte urgenti in merito ad una questione che non può più attendere e che evidenzia, da parte dei responsabili, un atteggiamento, quanto meno, di superficialità ancor più grave tenendo presente che, la Basilicata è votata al turismo prettamente naturalistico. Acquedotto lucano dovrebbe dal canto suo – conclude Napoli – adoperarsi maggiormente per la qualità e la salvaguardia del territorio, e non puntare, esclusivamente, e ragionieristicamente al saldo delle bollette dei lucani”.

    Condividi l'articolo su: