(ACR) MORTE LAVORATORE SATA, IL CORDOGLIO DI ROMANIELLO (SEL)

“Nell’esprimere solidarietà e affetto alla famiglia in questo momento difficile, e senza alcuna volontà di ricercare colpevoli ad ogni costo, evidenziamo che è tempo, come il sindacato ha chiesto, di garantire la presenza in fabbrica per tutti i turni di lavoro di un medico e di tutte le attrezzature idonee per il primo soccorso, a partire da quelle per bloccare eventuali infarti in corso”. E’ quanto afferma il Consigliere regionale di ‘Sinistra Ecologia Libertà’, Giannino Romaniello, in merito a quanto successo alla Sata di Melfi, dove, questa notte, un lavoratore è morto per cause non dipendenti dal lavoro.

“Da quanto pare abbiano dichiarato i primi operatori sanitari intervenuti presso lo stabilimento – afferma Romaniello – molto probabilmente, le cause del decesso sono riconducibili ad arresto cardiaco”. “Ma comunque – sottolinea il consigliere – l’operaio è morto in fabbrica alla vigilia del 1° maggio”.

“Unitamente al potenziamento delle strutture sanitarie interne alla SATA, l’area industriale di San Nicola di Melfi, stante la dimensione e quindi il numero dei lavoratori che vi operano – conclude il consigliere regionale – necessita di una unità mobile del 118, un presidio sanitario di primo intervento necessario ed indispensabile a tutela della salute dei lavoratori”.

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