(ACR) LAPENNA: CON RINVIO PDL INSOLUTI PROBLEMI FORMAZIONE

“È stato votato all’unanimità in tarda serata, durante la seduta del Consiglio regionale di ieri, un ordine del giorno che impegna la Giunta regionale ad emanare una direttiva nei confronti delle Province, che sia cogente per l’Apofil e l’Ageforma, in base alla quale in sede di rinnovo dei rapporti di lavoro in essere, nel rispetto della normativa vigente, venga espressa una priorità per il personale attualmente in forza alle due Agenzie”. A riferirlo è il consigliere regionale del gruppo di Forza Italia verso il Pdl, Sergio Lapenna.

“La discussione sulla proposta di legge, da me presentata – aggiunge – che proponeva alcune modifiche alla legge regionale n. 33 del 2003 che ha attuato il riordino del sistema formativo integrato si è resa necessaria per alcune criticità emerse nell’applicazione pratica della normativa stessa. Alla base di questa proposta di legge vi erano una serie di principi, in particolare quello per cui la Regione si impegnava a trasferire annualmente le risorse umane e finanziarie necessarie al funzionamento delle Province in materia di formazione professionale. E le Province, quindi, si impegnavano ad assegnare le risorse necessarie per l’espletamento delle funzioni delegate tramite le agenzie provinciali e, in particolare, quelle di Potenza e di Matera. Veniva stabilito che la Regione con fondi propri doveva trasferire alle Province le risorse necessarie, tenendo distinte quelle finalizzate alla copertura degli oneri del personale utilizzato per la formazione professionale e per le funzioni delegate alle amministrazioni provinciali, dai finanziamenti relativi all’attività di formazione di cui alla presente legge. Di fatto – continua Lapenna – la Regione Basilicata, dal 2003, ad oggi ha utilizzato una fictio iuris, per cui gli stipendi di questi dipendenti vengono pagati attraverso risorse del Fondo sociale europeo ed è sotto gli occhi di tutti che il programma dei finanziamenti 2007-2013 avrà un’inversione di tendenza dopo il 2013. E’ un problema che esiste e che non può essere rinviato perché riguarda centinaia di persone che rischiano di rimanere senza lo stipendio. Anche le organizzazioni sindacali, maggiormente rappresentative (Cgil, Cisl, Uil) hanno espresso parere favorevole su questo progetto di legge, motivando e riaffermando la titolarità delle Province in questa materia e, soprattutto, cercando di dare anche una soluzione ai problemi del personale. La pratica attuale – afferma Lapenna – è quella di ricorrere alle agenzie interinali per porre in essere i contratti. Invece, occorre applicare il principio della procedura selettiva pubblica e, quindi, il contratto che le agenzie devono fare con i lavorati a tempo determinato, deve essere un contratto dove il datore di lavoro deve essere individuato non in un’agenzia interinale, ma nelle agenzie provinciali. Altrimenti, così facendo, creiamo un precariato di serie A ed uno serie B, ma il Consiglio ha deciso di all’unanimità di rinviare all’esame delle Commissioni per approfondimenti la proposta di legge, di modifica alla legge regionale sul riordino del sistema formativo integrato”.

“Il risultato evidente che emerge è quello del fallimento della normativa in materia di formazione, ma il dato più sconcertante è che dal 2003 al 2010 non è stato fatto nulla nel rapporto tra Regione e Provincia, nulla è cambiato per i lavoratori. E’ ovvio – conclude Lapenna – che la proposta di modifica non è la panacea di tutti i mali, non risolve alcunché, ma certamente ha avuto il merito di ribadire alcuni principi, quali quello di ricorrere alle procedure selettive pubbliche, il superamento del precariato ed il trasferimento puntuale delle risorse regionali, principi che saranno sicuramente ripresi nella prossima legislatura per ripensare ad una riforma organica della legge regionale n.33 del 2003”.

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