“I risultati dell’indagine effettuati dalla Uil che ha delineato una Mappa del lavoro sommerso in Italia descrivono una situazione allarmante”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale di Forza Italia verso il Pdl, Sergio Lapenna.
“L’indagine effettuata dalla Uil – afferma Lapenna – evidenzia come il lavoro sommerso ed irregolare sia un male italiano, anche se presente in maniera preponderante nelle regioni del Sud. Il governo Berlusconi ha previsto l’applicazione di un Piano anti – sommerso nel Mezzogiorno necessario al fine di combattere questa piaga sociale che va a colpire i lavoratori più deboli, vittime di un sistema senza scrupoli. Il tasso di irregolarità in Basilicata, uno dei più alti tra le regioni del Sud, si attesta al 20,2 per cento e corrisponde ad un fatturato sommerso pari a 1,5 miliardi di euro. Pur essendo un problema atavico e conosciuto – commenta Lapenna – il dato emerso dall’indagine è raccapricciante. Occorre, anche da parte della Regione, mettere in atto una serie di misure per arginare il fenomeno, attraverso un sistema di controlli più efficace e continuativo”.
“La Basilicata – conclude Lapenna – registra questa percentuale così elevata poiché i comparti produttivi in cui si concentra maggiormente il lavoro nero, vale a dire l’agricoltura e l’edilizia, rappresentano proprio i settori trainanti della nostra economia locale”.