(ACR) EIPLI, ROMANIELLO: RIPRENDERE TAVOLO DE FILIPPO – VENDOLA

“La manovra economica del Governo con l'indicazione relativa alla soppressione dell'Ente per lo sviluppo dell'irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia, Lucania e Irpinia, già finito con la Finanziaria 2008, nella cosiddetta lista degli 'enti inutili' e salvato in extremis solo per salvare postazioni di potere del centrodestra, nonostante la 'difesa di ufficio' di direttore e commissario governativo, rappresenta l'occasione per mettere ordine negli enti di gestione delle risorse idriche e per ribadire il valore pubblico dell'acqua”.

E' quanto sostiene il consigliere regionale Giannino Romaniello (Sel), per il quale “si pone l'esigenza di riprendere il confronto tra i Governatori De Filippo e Vendola che ha portato due anni fa alla firma di un'intesa che sancisce l'ingresso della Regione Puglia, con una quota del 40%, nel capitale di Acqua spa, di cui la Regione Basilicata ha in portafoglio il restante 60%”.

“L'Ente irrigazione – continua Romaniello – è il simbolo di una lunga stagione in cui lo Stato ha svolto compiti che oggi spettano alle Regioni che, nel caso attuale, possono svolgerlo con profitto. L'Eipli ha accumulato negli anni debiti per circa 120 milioni di euro, ha visto succedersi numerosi commissari e sub-commissari, soprattutto di nomina politica di centrodestra, ha creato problemi nelle relazioni sindacali con i ben noti ritardi nel pagamento dei salari ai lavoratori addetti agli impianti e soprattutto ha dimostrato la totale incapacità ad affrontare i problemi irrigui delle aziende agricole lucane e pugliesi”.

“Dall'esperienza di cooperazione politico-istituzionale dei governi di Basilicata e Puglia invece – sottolinea il consigliere Sel – viene la testimonianza che le Regioni sono in grado di gestire gli impianti e di progettare la captazione dell'acqua, nell'ambito di un rapporto di strategia solidale che segna un esempio importante nel Mezzogiorno e ancora più rilevante politicamente nell'attuale fase di federalismo segnata da accentramento statalista e da divisione sempre più marcata tra Nord e Sud del Paese. Si tratta pertanto di riprendere la proposta di un 'Patto del Sud per l'acqua e la manutenzione del territorio', lanciata solo qualche settimana fa dalla Cia lucana e condivisa dalla Cia delle altre regioni del Sud, insieme ad un sistema di governance attraverso le strutture consortili per la gestione efficiente, plurifunzionale e sostenibile delle attività di irrigazione e bonifica, per farlo diventare una priorità della nuova legislatura regionale appena iniziata”.
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