(ACR) DTT, ALBANO (CORECOM): SALVAGUARDARE LE TV LOCALI

La progressiva diffusione del digitale terrestre nelle regioni italiane “sta producendo una serie di effetti negativi che si ripercuotono maggiormente sul sistema delle tv locali: riduzione dell'audience, calo degli introiti pubblicitari, maggiori oneri per la gestione dei nuovi canali aggiuntivi senza compensazioni economiche, confusione creata dalla molteplicità di standard dei decoder ed infine disorientamento degli utenti a causa della incontrollata numerazione dei canali”.

E’ quanto afferma in un documento diffuso alla stampa il coordinamento nazionale dei Corecom, il quale “ritiene che nell'assegnazione della numerazione dei canali alle tv locali i Corecom debbano svolgere un ruolo primario, individuando ulteriori parametri che possano costituire la base per un futuro assestamento del sistema (radicamento nel territorio, livello di autoproduzione, quantità riservata ai programmi di informazione nei palinsesti, valorizzazione delle culture locali, ecc.)”.

La presidente del Corecom Basilicata, Loredana Albano, condivide la posizione espressa dal Coordinamento nazionale, ed aggiunge che “in Basilicata il passaggio al digitale terrestre, previsto per la metà del 2011, si presenta ancora più difficile per le tv locali, che per rimanere sul mercato dovranno effettuare investimenti al limite delle loro possibilità. Per questa ragione a suo tempo abbiamo istituito un tavolo di confronto, raccogliendo una serie di suggerimenti delle emittenti che ci auguriamo possano essere raccolti dalla Regione per salvaguardare le tv locali”.

“Nella prospettiva di un reale percorso federalista – afferma ancora Albano – i Corecom auspicano che le Regioni riescano a tutelare le esigenze degli utenti e dei sistemi televisivi locali, evitando una loro penalizzazione a vantaggio dei sistemi televisivi nazionali, con il rischio aggiuntivo di una falcidia di emittenti storicamente radicate che hanno svolto una importantissima funzione per la crescita sociale, economica e culturale dei territori e che hanno assicurato un diffuso pluralismo culturale e informativo, premessa essenziale per la crescita democratica dell'intero Paese”.

“Alla luce di queste considerazioni – conclude Albano – auspichiamo che vengano messe in campo in tempi rapidi tutte le iniziative tese a garantire il rilancio della presenza dell’emittenza locale, a garanzia del pluralismo informativo e culturale e quale strumento fondamentale per la tutela e la valorizzazione dell’identità e degli interessi dei territori”.

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