(ACR) CRISI, NAPOLI (PDL): MA E’ DAVVERO TUTTA COLPA DEL GOVERNO?

“Il dibattito politico nazionale è incentrato sulla manovra finanziaria che il Governo si appresta a varare e che ha portato le istituzioni regionali in prima linea per contrastare tagli definiti drastici e inaccettabili. Al di la delle ‘trattative’ in corso fra regioni e governo per un riequilibrio dei tagli da adottare, alcune considerazioni – ritiene Napoli – sono necessarie rispetto alla situazione politico – economica della nostra regione. Puntare principalmente sulle risorse territoriali – dice Napoli – per avviare discorsi virtuosi che possano innescare processi di sviluppo, valorizzando le proprietà autoctone dei territori, rappresenta la sfida che il Governo nazionale ha lanciato alle Regioni per riequilibrare e cominciare a metter mano, in maniera sostanziale, ai conti pubblici per evitare pericolose derive economiche. Nascondere le difficoltà socio – economiche di una regione – continua – puntando il dito esclusivamente sui tagli nazionali è pretestuoso e superficiale rispetto ad una situazione critica che, da anni, è una costante per la nostra regione”.

“La regione Basilicata, ‘virtuosa’ per la capacità di spesa dei fondi europei, ‘ricca’ di petrolio e acqua dovrebbe essere in una situazione economica più vantaggiosa, ben diversa da quella che ci vede penosamente fanalino di coda dell’Italia. In che cosa vengono investiti i Fondi europei – chiede Napoli – atteso che milioni di euro, giunti in Basilicata, non hanno inciso sul miglioramento delle infrastrutture innescando, quindi, quella scintilla necessaria per avviare un concreto e stabile sviluppo economico? Tutta colpa del Governo nazionale? Si tratta di responsabilità riconducibili per intero ai tagli della finanziaria? Cosa hanno prodotto milioni di barili di petrolio che, tradotti in royalties non hanno significato nulla per lo sviluppo del comparto industriale lucano, per il sostegno alle piccole e medie imprese, per le innovazioni in agricoltura, per gli investimenti nella ricerca”. La realtà è che si è sempre alimentato una politica dalla forte connotazione clientelare che non ha fatto altro che bloccare lo sviluppo del territorio regionale, scaricando le responsabilità su manovre e tagli della finanziaria: Siamo alle solite, è di nuovo in scena il tentativo di nascondere gravissime responsabilità imputabili esclusivamente ad una classe dirigente regionale incapace e non adatta al governo di un territorio”.

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