“All’indomani delle nomine dei nuovi commissari Asi di Potenza e Matera il richiamo che è venuto dall’Api (Associazione Piccole e Medie Imprese) della Basilicata per accelerare gli adempimenti previsti dalla legge di riforma dei Consorzi per lo sviluppo industriale, approvata quasi allo scadere della precedente legislatura, riporta il confronto politico-istituzionale su una scelta non più rinviabile, specie in una situazione di aggravamento della crisi per l’intero apparato produttivo lucano”. A sostenerlo è il consigliere regionale Franco Mattia (Pdl), sottolineando che “solo qualche settimana fa, in occasione della Giornata dell’Economia, l’Unioncamere della Basilicata ha lanciato l’allarme: il Pil lucano, in un anno, arretra di 7 punti e da noi gli effetti della crisi globale sono risultati amplificati dalle fragilità strutturali dell’economia locale che, sommandosi al ciclo congiunturale negativo, hanno determinato un più marcato arretramento dell’attività economica e rendono, oggi, ancora più incerta e in salita la ripresa”.
“Nello specifico – aggiunge Mattia – per l’industria lucana il 2009 si è chiuso con una caduta dei livelli di produzione del 10,5 per cento, mentre la flessione del fatturato ha sfiorato il 9 per cento, mentre il clima di fiducia degli operatori rimane improntato ad un diffuso pessimismo, con previsioni di ripresa che, al momento, sono limitate al 13 per cento delle imprese. Si tratta di indicazioni chiarissime che – commenta Mattia – dovrebbero accelerare gli adempimenti della nuova Giunta regionale per la nomina degli organi statutari dei Consorzi industriali ai quali affidare la delicata missione di rilancio operativo degli stessi organismi e quindi aiutare le imprese a reggere l’impatto della crisi. La nomina del Presidente e del Consiglio di amministrazione, in coerenza con il positivo dibattito sul rapporto tra etica e politica che si sta sviluppando da qualche giorno e che vede unanimemente concordi esponenti di maggioranza e di opposizione, va sottratta a manovre politiche di cosiddetta ‘compensazione’ come, invece, è accaduto per la scelta dei commissari, tra i partiti della maggioranza, per imboccare senza scorciatoie la strada indicata dalla riforma. I nuovi Consorzi – conclude Mattia – senza il protagonismo delle associazioni imprenditoriali e delle amministrazioni locali saranno l’ennesima riforma di carta”.