“Le notizie relative al confronto in corso per il Centro Servizi della Regione, che si occupa di prenotazioni sanitarie ed altro, colpiscono per il fatto che, ancora una volta, non solo si mettono in discussione i livelli occupazionali, ma non si tiene conto di precise norme fissate nella indizione della gara di appalto della Regione Basilicata”. A dichiararlo è la presidente del gruppo Prc, in Consiglio regionale, Emilia Simonetti.
“Il Centro Servizi, come è noto – sottolinea Emilia Simonetti – da tempo svolge una notevole attività in materia di prenotazione sanitaria, di informazione sulle attività della Regione, che garantisce ai cittadini la possibilità di evitare code agli sportelli non solo degli ambulatori e degli ospedali, ma anche di altri servizi nonché l’accesso alle informazioni sui bandi e a quant’altro la Regione produce nelle sue complesse attività. Si ricorda – aggiunge – che il Centro Servizi della Regione Basilicata è uno dei primi sorti in Italia insieme con quello dell’Emilia Romagna ed è un riferimento costante delle attenzioni in Italia ed anche all’estero. Il livello occupazionale attualmente, si aggira intorno alle 100 unità ed è il risultato anche della stabilizzazione di Lsu e personale proveniente dalla ex Kingcom ed ex Eds, aziende informatiche entrate in crisi. Il personale in forza svolge presso i Dipartimenti della Regione anche attività connesse all’informazione ed al sistema informatico. Il Bando emesso dalla Giunta regionale il 29 ottobre 2008, con delibera n. 1723 del 2008, prevede una spesa per 30 milioni di euro comprensivi di Iva per seguenti attività: Linea 1. che è la parte dell’importo a base d’asta a valere sui fondi che trovano copertura sul P.O.R. Basilicata 2007-2013 e su stanziamenti regionali e statali, e che è da imputarsi in toto con la presente deliberazione; Linea 2. che è la parte dell’importo a base d’asta, presunto e non vincolante per l’Amministrazione, a valere sui fondi di Uffici regionali, AA.SS.LL. ed Enti Strumentali che dovessero fare richiesta di servizi in oggetto nel periodo di vigenza dell’appalto; Servizi di call center – a richiesta; Servizi “A RICHIESTA” di supporto progetti-processi di innovazione; fino alla concorrenza dell’importo a base d’asta previsto per la Linea 2”.
“Come si vede – rileva Simonetti – si tratta di una griglia che, se pienamente attuata, può portare all’allargamento degli attuali livelli occupazionali e non alla riduzione come si profila in questi giorni da parte dell’Azienda locale privata che è subentrata ad Agile. L’azienda in parola prevederebbe un esubero sull’attuale organico. Nell’interesse della Pubblica amministrazione, dei servizi da garantire e dei livelli occupazionali, è necessario sventare ogni manovra tesa a ridurre gli attuali organici che possono essere addirittura aumentati. Occorre anche, finalmente, inquadrare i lavoratori con qualifiche corrispondenti alle mansioni ed ai profili professionali e non in qualifiche inferiori come è accaduto fino ad adesso. Di fronte a posizioni irragionevoli e strumentali da parte della impresa – a giudizio della consigliera – andrebbe anche considerata, riprendendola, la proposta della creazione di una Spa pubblica regionale che si occupi, non solo dei servizi di cui sopra, ma anche del sistema informativo regionale, attualmente frastagliato in decine di rivoli di piccoli appalti e da un organico della Regione del tutto insufficiente a garantire un settore strategico per la Regione tenendo anche conto dei passati progetti del ‘Un Computer in ogni casa’ e dei compiti nuovi relativamente al settore multimediale. Tutto ciò è stato realizzato in altre regioni come l’Emilia Romagna che ha assunto addirittura appalti a livello internazionale, in Argentina e in altri Paesi, e che lavorano con utili che vengono reinvestiti nelle attività e nella retribuzione dei lavoratori. Ricordo, ovviamente – conclude Simonetti – che nel bando di gara è inserita la clausola sociale che garantisce la continuità occupazionale per i lavoratori in forza ad Agile e che non va depotenziata una attività che per i contenuti e le modalità ha dato lustro anche alla Regione Basilicata”.