Il consigliere regionale Michele Napoli (An-Pdl) in merito alla questione Mahle ha dichiarato: “ la società, proprietaria della Mahle, sta valutando la possibilità di quantificare i danni in relazione alla mancata reindustrializzazione del sito e presentare il conto all’Ente Regione”.
“Siamo al paradosso – dice Napoli – oltre al danno la beffa, considerando che la società proprietaria dell’azienda ha ritenuto il sito non più produttivo, spostando altrove la produzione. Centinaia di lavoratori in cassa integrazione e in attesa di un segnale chiaro da parte della Regione che non ha saputo dare luogo alla procedura di reindustrializzazione, con un Bando che ha determinato il ricorso al Tar, da parte di un’azienda lucana che ha ritenuto non regolare la procedura stessa. Atteso che i vertici della Mahle – continua il consigliere – ritenuti scaduti i termini per andare avanti con la procedura di reindustrializzazione, tentano di ‘alzare la posta’, paventando la possibilità di querele e risarcimento danni, la Regione Basilicata ha mostrato, con il modo di fare dei suoi amministratori, tutta la debolezza e l’incapacità di gestire una situazione che è risultata assolutamente e gravemente dannosa per la nostra regione e la sua economia. Il continuo gioco a ‘rimpiattino’, esercitato dalla Giunta regionale, e che ha portato più volte al ‘cambio di poltrone’ per la gestione dell’Assessorato alle Attività produttive, ha determinato una situazione di stallo pericolosa, in un momento così delicato di crisi economica. Quello che ormai è da considerare il ‘caso Mahle’ – afferma Napoli – è sintomatico di una gestione priva di programmazione, una gestione che non tiene il alcun conto l’interesse del territorio e priva, anche, della necessaria professionalità per valorizzare e sviluppare le risorse del territorio e far crescere, in tal modo, economia ed occupazione. Il ‘caso Mahle’ è, altresì, emblematico – conlude Napoli – del ‘dilettantismo’ che regna all’interno delle forze politiche di maggioranza che, impegnate nell’accaparramento delle poltrone, perdono evidentemente di vista il concetto fondamentale che la politica si basa sui fatti e non sull’improvvisazione” .