(ACR) AUTILIO (IDV): POLITICHE COSTRUTTIVE PER LAVORO E IMPRESA

“Alla vigilia della Giornata dell'Economia i primi dati diffusi dall'Unioncamere di Commercio della Basilicata, in particolare quelli riferiti alla flessione in Basilicata del Pil del 7,0 per cento nel 2009 (quasi due punti in più rispetto alla perdita registrata dal prodotto nazionale), al settore industriale (con livelli di produzione che hanno toccato il -10,5 per cento e una flessione del fatturato che ha sfiorato il 9) sommati al fortissimo ridimensionamento dei livelli occupazionali, e all’erosione del reddito disponibile delle famiglie, confermano la necessità che la nuova legislatura regionale, che si avvia nella prossima settimana, si caratterizzi come la legislatura delle politiche per il lavoro e per il consolidamento e lo sviluppo dell'apparato produttivo”. E' quanto sostiene il consigliere regionale Antonio Autilio (Idv) sottolineando che “già in occasione del Primo Maggio i sindacati confederali hanno rilanciato il Piano straordinario per il lavoro chiedendo alla nuova giunta regionale di avviare il confronto”.

“Il confronto – continua il consigliere – non riparte certo da zero, ma da due documenti di programmazione: il PIGI (Piano di Indirizzo Generale Integrato) 2008-2010 approvato dalla Giunta regionale allo scadere della scorsa legislatura e dal Piano triennale per il lavoro che non ha trovato il tempo per l'approvazione. Obiettivo prioritario della manovra definita è quella di individuare un insieme di azioni strategiche, aventi durata pluriennale, entro le quali accompagnare il percorso di sviluppo delle politiche per l’istruzione, la formazione, l’orientamento e il lavoro e lo sviluppo dei servizi ad esse collegate.
In sintesi gli obiettivi: coesione – combattere la crisi, attraverso il rafforzamento di misure di inclusione sociale e l’immediata attivazione di misure finalizzate a mantenere i livelli occupazionali esistenti, ridurre l’impatto dei processi di espulsione dal mercato del lavoro; competitività – sostenere lo sviluppo e la competitività del sistema socio-economico regionale, attraverso azioni dirette all’incremento dell’occupazione, alle pari opportunità, all’autoimpiego ed all’autoimprenditorialità, allo sviluppo di aree e filiere produttive, alla creazione di nuovi posti di lavoro ed alla loro qualificazione e stabilizzazione; conoscenza – qualificare e rafforzare il sistema regionale dell’offerta di istruzione e formazione; governance – strutturare e qualificare la governance delle politiche del lavoro e ella formazione, favorendo l’integrazione tra gli attori coinvolti”.

“Di particolare rilievo – sottolinea Autilio – è l’indicazione che proviene dal Congresso nazionale della Cgil di promuovere un'economia green che produrrebbe nel Paese in tre anni 70.000 posti di lavoro, con una forte propensione negli anni a venire ed un piano di micro opere infrastrutturali da realizzare a livello comunale, tramite una flessione intelligente del Patto di stabilità interno, aggiungerebbe 150.000 posti di lavoro. Infine – conclude – va sostenuta la proposta della Uil di promuovere il ricorso ai ‘buoni lavoro’ come strumento per realizzare occasioni di attività lavorative in tempi ravvicinati”.

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